Milan, la finale si avvicina: Gattuso attua soluzione drastica per ripartire subito

Mai visto Gattuso in queste condizioni, forse all’inizio quando proprio il Benevento strappò quel 2-2 nei minuti finali, ora serve ripartire per condurre la squadra alla finale di Coppa Italia

4 punti e 3 goal fatti in 6 partite, partiamo da questi dati per analizzare un disastro che non conosce altri termini, per quanto visto sabato sera contro il Benevento. La squadra di Gattuso, quella forte, bella, divertente e soprattutto tecnica non esiste più, c’è solo un insieme di giocatori sfiniti da una stagione massacrante che ha decisamente messo a dura prova ogni singolo elemento, tra gli 11 titolari. Si perchè di 11 titolari parliamo, pochissimi i cambi, quasi nulla, Montella ci provava almeno a cambiare qualcosa ogni tanto, non metteva mai la stessa formazione, mai gli stessi giocatori, Gattuso invece giustamente ha puntato sempre sugli stessi 11, il risultato è stato buono fino alla gara con la Juventus (peraltro persa) poi è iniziato il declino, del tipo “basta, non ce la faccio più”. Altro che Champions, ora c’è da difendere l’Europa League. Per questo turno, il Milan deve solo ringraziare la Fiorentina sconfitta a Reggio Emilia ed il calendario che metterà la Sampdoria in esterna di fronte alla Lazio, mentre l’Atalanta ospiterà il Toro. Niente giorno di riposo dunque, Gattuso ci prova così, con una soluzione drastica che vedrà i giocatori ritrovarsi nella giornata di oggi a Milanello per cercare di rimanere uniti e salvare quel poco che rimane di una stagione sotto certi aspetti indimenticabile.

Mercoledì 9 Maggio c’è la finale di Coppa Italia, un’occasione d’oro per dimenticare Benevento, certo non si può affrontare la Juventus in queste condizioni, c’è bisogno di una scossa immediata, forse più nella testa che nelle gambe. Il segnale che si avverte da settimane ormai è che il Milan non gioca più da super squadra ma da squadra normale, lenta e prevedibile, oltre a dover sopportare la pesante defezione della mancanza da goal, perchè tutto sommato la difesa, numeri alla mano, commette pochi errori, a parte quello di ieri per una questione di millimetri.