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Rigore Leao, retroscena Allegri: ecco perchè il tecnico ha scelto il portoghese in Milan Fiorentina

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Rigore Leao, spunta il retroscena su Allegri: ecco il motivo per cui il tecnico ha scelto il portoghese in Milan-Fiorentina

La vittoria del Milan sulla Fiorentina, propiziata da un rigore segnato da Rafael Leão, ha svelato un importante retroscena tattico e psicologico. Il giornalista Marco Pasotto, su gazzetta.it, ha analizzato il momento cruciale in cui è stato assegnato il penalty, sollevando i veli sulla scelta del rigorista.

Quando l’arbitro Marinelli ha indicato il dischetto, si è consumato un rapido e silenzioso “conciliabolo tra Fofana e Leão”, con il pallone che è finito subito tra le mani del portoghese. Questo gesto ha tranquillizzato chi temeva, ripensando alle polemiche della scorsa stagione, nuove “brutte scene come l’anno scorso a Firenze” nella “partita dei rigori scippati”.

Rigore Leao, il retroscena sulla scelta di Allegri

La scelta di Rafa Leão come tiratore ha sorpreso molti, considerando le sue statistiche basic in materia. Se si esclude il rigore realizzato nella lunga “telenovela infinita col Rio Ave”, quella contro la Fiorentina era “la prima volta in maglia Rossonera” dagli undici metri. Il suo storico è esiguo: un errore in nazionale maggiore e un paio di successi nelle giovanili. Il suo “grado di esperienza dal dischetto” era, di fatto, modesto.

Eppure, il rigore calciato da Rafa è stato “impeccabile”, trasformandolo in un successo personale e un’arma in più per la squadra: “Ora, invece, Allegri sa di avere un tiratore in più”.

È stato lo stesso tecnico a chiarire l’accaduto a fine gara, spazzando via ogni dubbio: “Sulla battuta del rigore nessuna confusione, ho detto io a Leão di tirare: li aveva provati in settimana ed erano andati bene“. Il mister, che “come al solito si è girato dall’altra parte al momento del rigore“, ha quindi avuto un ruolo attivo.

Resta il piccolo dubbio sul ruolo di Fofana (se abbia protetto il pallone dopo la scelta di Allegri o se la decisione sia arrivata in quel momento), ma la cosa certa è che Allegri ha dato una “buona mano” al portoghese per “tornare al centro del mondo Rossonero“. L’articolo si conclude con un’osservazione sulla strategia di Allegri: “Siamo tornati nell’era della carota”, un chiaro riferimento a un approccio motivazionale più dolce per valorizzare il suo top player.

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