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Milan, inversione di marcia: pochi goal e troppi errori difensivi

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kessie montella

Lo sprint rossonero in attacco sembra essersi esaurito, il Milan non segna su azione dalla gara con l’Udinese

Sono solo due gare ma potrebbero essere un’indicazione importante da non sottovalutare. Il Milan non segna su azione dalla gara con l’Udinese. Sette giorni fa la doppietta di Kalinic, poi i due rigori trasformati da Rodriguez e Kessie contro la Spal, gara peraltro non al massimo del livello e poi lo zero contro la Doria a segnare la seconda sconfitta stagionale, sempre in trasferta.

ATTACCO-Contro la Sampdoria Montella schiera ancora Kalinic, probabilmente per preservare Andrè Silva e Cutrone per la gara di Europa League con il Rijeka. Quel che è certo è che Kalinic gioca la quarta partita consecutiva, coppa inclusa, quasi a voler definire i ruoli una volta per tutte. Il croato accompagnato in avanti da Suso chiude ancora a zero dopo la gara di mercoledì.

Ovviamente la responsabilità non è dell’attaccante ex Fiorentina, supportato da Cutrone nella fase finale di un match già compromesso. Il Milan fatica a creare gioco e a portare le due punte al tiro, la Doria si difende bene ma gli spunti interessanti arrivano soltanto da Rodriguez, il quale sulla corsia di sinistra si danna per riuscire a proporsi in avanti, per poi coprire in fase difensiva. In mezzo al campo tanto lavoro sterile, soltanto nella ripresa il Milan alza i ritmi, la Doria arretra e cede qualcosa ma le conclusioni non arrivano.

Difficile pensare di arrivare al goal in queste condizioni, dopo un ottimo avvio la squadra sembra smarrita, quel che più fa riflettere è che il Milan è andato in difficoltà contro le prime squadre di livello incontrate: Lazio e Sampdoria.

Contro il Rijeka molto probabile un altro cambio, una condizione che rischia di mettere in difficoltà anche i centrocampisti, impegnati a trovare gli automatismi con gli attaccanti per gli inserimenti in area di rigore. Se però gli attaccanti cambiano sempre allora ci vorrà molto più tempo, a maggior ragione per una squadra “nata da poco”.

DIFESA- La gara con la Doria è caratterizzata e decisa da due errori di Zapata, nella prima occasione il terzino si lamenta per una leggera spinta, di fatto serve di testa il pallone per Duvan Zapata che ringrazia ed infila. Nel finale, sempre Zapata cade e concede il corridoio vincente a Ricky Alvarez, abile a chiudere la gara con un sinistro sul secondo palo. Allora ci si chiede perchè Zapata e non Musacchio, se tutto ciò fa sempre parte della “turnazione” decisa da Montella allora aspettiamoci ancora situazioni indefinite e pericolanti soprattutto nelle gare più pericolose che il Milan andrà ad affrontare.

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