2016
Leandro Paredes, il regista che serve al Milan
Chi capisce di calcio sa che l’acquisto di Leandro Paredes sarebbe un grande colpo di mercato per il Milan. Negli ultimi giorni infatti si è parlato molto del possibile arrivo dell’argentino a Milanello, ma che tipo di giocatore è il centrocampista di proprietà della Roma? Andiamo a scoprirlo insieme.
Paredes, nato a San Justo il 29 giugno 1994, è un prodotto del settore giovanile del Boca Juniors. Proprio con la maglia degli argentini debutta in prima squadra a soli 16 anni, chiamato da Claudio Borghi, all’epoca allenatore del club di Buenos Aires. Viene subito definito da tutti il “Nuovo Riquelme”, come lo storico numero 10 argentino infatti, Paredes nasce come trequartista. Con il Boca però ha giocato anche come esterno di un centrocampo a 4 ma è in Italia che si evolve dal punto di vista tattico, fino a diventare uno dei migliori registi del nostro campionato.
Dopo una breve parentesi al Chievo Verona, con cui debutta in serie A, “El Mago” ( come viene soprannominato per le sue qualità) entra a far parte della rosa della Roma di Rudi Garcia. Nella capitale però colleziona solo 13 presenze, di cui 4 da titolare, e nella stagione successiva passa in prestito secco all’ Empoli.
E’ proprio in Toscana che Paredes mette in mostra tutte le sue qualità: arrivato a Empoli dopo le prime due giornate, visto che il suo trasferimento si era concluso solo il 31 agosto, l’argentino comincia a giocare regolarmente dal primo minuto solo dopo l’ottava giornata di campionato. Nel rombo di Giampaolo, Paredes inizialmente ha il ruolo della mezzala, ma dopo poche giornate il tecnico, che sembra ad un passo dal Milan, lo sposta nel ruolo di regista, dopo gli esperimenti con Dioussè, Maiello e Ronaldo. Paredes gioca la prima partita in quel ruolo al Franchi di Firenze e lo interpreta in maniera perfetta: alterna gioco corto e gioco lungo e soprattutto è sempre capace di farsi trovare libero dai compagni per poi impostare.
Se si vede Paredes giocare, si nota subito la sua qualità tecnica straordinaria. Tratta la palla sempre in modo meraviglioso e delicato, come un mastro vetraio di Murano con la sua materia prima. Non ha bisogno di guardare il pallone, gioca sempre a testa alta, scrutando il campo per allargare il suo campo visivo. Questo ha fatto innamorare di lui proprio Marco Giampaolo, forse nuovo allenatore del Milan e artefice del nuovo ruolo dell’argentino. Ora il tecnico ex Empoli vorrebbe portarlo con se a Milanello, per consegnargli le chiavi del centrocampo, che non hanno un vero e proprio padrone dai tempi di Andrea Pirlo.
Paredes come l’ex rossonero infatti è un trequartista adattato a regista, ma che davanti alla difesa riesce a mettere maggiormente in mostra le sue qualità. Oltre ad una grande tecnica di base infatti dell’ex Boca colpisce la tranquillità e la semplicità con cui gioca il pallone, a cui somma anche una buona predisposizione alla fase difensiva. In quest’ultima situazione però deve sicuramente migliorare, ma d’altronde ha solo 22 anni e un futuro ancora tutto da scrivere, magari con la maglia del Milan.
