News
MN24 – Allegri Conte, cosa è successo tra le due panchine in Napoli Milan: la ricostruzione
MN24 – Allegri Conte, cosa è successo tra le due panchine in Napoli Milan: la ricostruzione. Segui le ultimissime
Il post-partita di una delle sfide più accese della stagione continua a far discutere, non solo per il risultato sportivo ma per l’elevato tasso di nervosismo registrato a bordocampo. Secondo quanto riportato dalle ultime indiscrezioni giornalistiche (fonte: Mediaset), il focus si è spostato sullo scontro verbale che ha visto protagonisti Gabriele Oriali, esperto team manager del Napoli, e Massimiliano Allegri, il nuovo allenatore del Milan, tecnico livornese noto per il suo carattere deciso e la grande esperienza nella gestione dei momenti critici.
La ricostruzione del mancato saluto tra Allegri e Conte
Oltre ai battibecchi con la panchina azzurra, scaturiti da un duro intervento di Adrien Rabiot, centrocampista francese strutturato e dotato di grande forza fisica, ai danni di Politano, a tenere banco è stata la presunta mancata stretta di mano tra i due tecnici. In realtà, la ricostruzione dei fatti smorza i toni polemici. Mentre Antonio Conte, grintoso allenatore dei partenopei, è rimasto sul terreno di gioco dialogando serenamente con Marco Landucci, lo storico vice allenatore del Diavolo e fidato collaboratore di Max, l’allenatore rossonero si era già diretto verso il tunnel.
Non si è trattato di uno sgarbo intenzionale, ma di una consuetudine consolidata: il nuovo mister dei rossoneri, infatti, preferisce solitamente lasciare il campo subito dopo il fischio finale per attendere gli avversari nella pancia dello stadio e salutarli lontano dalle telecamere.
Strategie comunicative: il silenzio del Diavolo
Le reazioni delle due società sono state diametralmente opposte. Se il Napoli ha scelto la via del comunicato ufficiale, scoperchiando il caso in quella che appare come una mossa per mettere pressione mediatica, i meneghini hanno adottato la linea del silenzio. Dietro questa scelta c’è la regia di Igli Tare, il nuovo Direttore Sportivo del Milan, dirigente dal profilo internazionale e grande esperto di dinamiche di spogliatoio. Il nuovo DS rossonero preferisce derubricare l’accaduto a semplici questioni di campo, evitando di alimentare ulteriori polemiche che potrebbero distrarre i calciatori, tra cui Rafael Leao, l’attaccante portoghese funambolico e punto di riferimento offensivo della squadra.
Il ruolo di Tare e il futuro della stagione
La gestione della tensione è fondamentale per il prosieguo del campionato. Mentre Allegri lavora sulla tenuta mentale del gruppo, Igli Tare garantisce la protezione societaria necessaria per permettere al Diavolo di concentrarsi solo sugli obiettivi sportivi. Il Milan dimostra così una maturità differente, rispondendo alle provocazioni con i fatti e mantenendo il focus sulla crescita tecnica di una rosa che vede in Theo Hernandez, terzino francese dalla spiccata propensione offensiva, uno dei suoi pilastri inamovibili.