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Pulisic segue la teoria del “corto muso”: la statistica folle sull’attaccante rossonero. Il dato
Pulisic protagonista anche nelle statistiche: c’è un dato folle sull’attaccante rossonero. Si tratta di una percentuale incredibile
Il marchio di fabbrica di Massimiliano Allegri è ormai impresso nel DNA di questo Milan: la concretezza. La filosofia del “corto muso” si traduce in numeri impressionanti che premiano l’efficacia offensiva dei rossoneri. In questa stagione, il Diavolo ha dimostrato di non aver bisogno di molte occasioni per sbloccare il risultato: in ben 5 delle 16 partite disputate, la squadra è andata in gol alla prima conclusione verso la porta avversaria.
Questo cinismo ha portato il Milan a una percentuale realizzativa del 12.6%, la migliore del campionato a pari merito con l’Inter. Tuttavia, il dato nasconde due filosofie opposte: mentre i nerazzurri creano moltissimo ma guidano anche la classifica delle occasioni fallite (30), il Milan si dimostra implacabile ottimizzando al massimo ogni pallone giocato negli ultimi metri.
Pulisic: i numeri da “follia” statistica
Il simbolo indiscusso di questa efficacia è Christian Pulisic. L’americano sta mantenendo medie realizzative fuori da ogni logica per la Serie A: con appena 11 tiri nello specchio ha trovato la via del gol ben 8 volte. La sua precisione sotto porta è chirurgica: «Va in gol ogni due tiri (50% di realizzazione), percentuale che aumenta al 73% se si considerano solo le conclusioni nello specchio».
Un rendimento che lo mette sullo stesso piano di un altro grande protagonista del campionato, Rasmus Højlund del Napoli, ma che diventa ancora più incredibile se rapportato ai minuti effettivamente trascorsi in campo.
Pulisic, un gol ogni 74 minuti: il trascinatore di Allegri
Nonostante i problemi fisici che lo hanno limitato (ha giocato solo 595 minuti su 1440 totali), “Capitan America” è l’uomo più determinante della rosa. La sua media è spaventosa: «Mettendo a rapporto il tempo in campo con i gol segnati esce una marcatura ogni 74 minuti». Nessun altro giocatore in Italia con almeno 10 partecipazioni attive al gol (8 reti e 2 assist) ha giocato così poco quanto lui.
Questi dati confermano quanto il Milan sia dipendente dalla qualità dei suoi singoli più lucidi. Con un Pulisic in versione cecchino e una squadra capace di colpire al primo affondo, il progetto di Allegri continua a dare frutti concreti, trasformando ogni pallone utile in un potenziale pericolo mortale per le difese avversarie.
