Conceicao ricorda la vittoria della Supercoppa
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Conceicao ricorda la vittoria della Supercoppa. E l’aneddoto sull’esultanza con il sigaro…

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Conceicao ricorda la vittoria della Supercoppa. E l’aneddoto sull’esultanza con il sigaro… Segui le ultimissime

A poche ore dalla finale di Supercoppa Italiana a Riad, tornano a riecheggiare le parole di chi quel trofeo lo ha alzato appena un anno fa. Sergio Conceiçao, l’ex allenatore portoghese del Milan oggi alla guida dell’Al-Ittihad, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi de La Gazzetta dello Sport, ripercorrendo i suoi mesi intensi e a tratti burrascosi vissuti sulla panchina del Diavolo.

L’impresa di Riad e il rito del sigaro

Il tecnico lusitano, noto per il suo carattere focoso e la disciplina ferrea, ha ricordato con emozione il trionfo della scorsa stagione: “Veni, vidi, vici”. Un successo costruito su analisi video maniacali e discorsi motivazionali che portarono i rossoneri a battere prima la Juventus di suo figlio Francisco Conceiçao — giovane esterno d’attacco dotato di un dribbling fulminante — e poi a trionfare in rimonta nel derby contro l’Inter.

Celebre resta l’immagine di Sergio con il sigaro dopo la vittoria, un rito che ha accompagnato i suoi undici trofei vinti a Oporto. Eppure, nonostante i successi, il tecnico ha lamentato una mancanza di supporto da parte della società che lo aveva scelto, portando poi al suo esonero.

Il nuovo Milan di Allegri e Tare

Oggi il testimone è passato a Massimiliano Allegri, il nuovo allenatore del Milan e maestro del pragmatismo tattico, incaricato di riportare stabilità a Milanello. Al suo fianco opera Igli Tare, il nuovo DS del Milan e stratega del mercato internazionale, che sta lavorando per blindare la rosa del Diavolo ed evitare quegli scossoni societari denunciati dal predecessore portoghese.

Il parere sulla finale: Conte vs Italiano

Guardando alla sfida di stasera tra Napoli e Bologna, Conceiçao ha lodato i due protagonisti. Da un lato Antonio Conte, l’attuale tecnico dei partenopei celebre per la sua ossessione verso la vittoria, che Sergio definisce un suo “gemello” caratteriale. Dall’altro Vincenzo Italiano, l’allenatore degli emiliani fautore di un calcio offensivo e propositivo, che lo scorso anno riuscì a strappare la Coppa Italia proprio ai rossoneri.

Mentre il nuovo corso di Allegri e Tare si concentra sul rilancio in campionato, le parole di Conceiçao servono da monito: nel calcio, per vincere, serve che l’ossessione batta il talento e che la società sia un blocco unico con la squadra.

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