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Theo Hernandez rompe il silenzio: la verità sul doloroso addio al Milan
Theo Hernandez rompe il silenzio: la verità sul doloroso addio al Milan. Segui le ultimissime sui rossoneri
A distanza di mesi dalla sua partenza, il nome di Theo Hernandez continua a far battere il cuore dei tifosi della compagine meneghina. L’esplosivo terzino francese, protagonista di sei anni di corse e gol sulla fascia sinistra, ha rotto il silenzio in un’esclusiva intervista rilasciata ai colleghi de La Gazzetta dello Sport. Le sue parole gettano una luce nuova su una cessione che ha segnato profondamente l’ultima sessione di mercato del Diavolo.
“La mia priorità era restare”: il retroscena di Theo
L’addio di quello che è stato il difensore più prolifico della storia rossonera è arrivato in un momento di grande cambiamento societario, con l’avvento di Igli Tare nel ruolo di nuovo Direttore Sportivo e la scelta di affidare la panchina a Massimiliano Allegri, l’esperto tecnico livornese chiamato a dare un nuovo volto tattico alla squadra. Nonostante le voci di un desiderio di cambiare aria, Hernandez è stato categorico: “Non sarei mai andato via, la mia priorità era restare al Milan”.
Il calciatore ha smentito categoricamente le indiscrezioni riguardanti presunte richieste economiche fuori mercato per il rinnovo o contatti con il Como: “Dicevano che avessi chiesto cifre esorbitanti, tutto falso”, ha dichiarato con fermezza, difendendo la sua integrità professionale di fronte ai sostenitori dei rossoneri.
Il peso delle critiche e il rapporto con i tifosi
L’ultima fase dell’avventura di Hernandez al Milan è stata segnata da momenti di tensione. Il terzino ha ammesso di aver sofferto molto per le critiche ricevute dopo alcuni episodi negativi, come le espulsioni contro la Fiorentina o il Feyenoord.
“So che ho commesso degli errori, ma siamo umani. Non ero sereno mentalmente”, ha confessato il laterale francese.
Hernandez ha spiegato come la mancanza di tranquillità abbia influito sulle sue prestazioni in campo, pur ribadendo l’amore per i colori del Milan. Oggi, mentre i rossoneri cercano una nuova identità sotto la guida di Allegri e le strategie di Igli Tare, il ricordo di Theo rimane una ferita aperta per una parte della tifoseria che lo ha amato incondizionatamente.