Gianluigi Lentini Ritorna sul Passato Rossonero
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Gianluigi Lentini Ritorna sul Passato Rossonero: L’Incidente, Capello e la Finale Amara

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Gianluigi Lentini Ritorna sul Passato Rossonero: L’Incidente, Capello e la Finale Amara. Segui le ultimissime

L’ex attaccante del MilanGianluigi Lentini, è tornato a parlare dei momenti cruciali della sua carriera in maglia rossonera in un’intervista rilasciata al canale YouTube del giornalista Carlo Pellegatti. Le sue parole hanno rievocato il rapporto con l’allenatore Fabio Capello, l’impatto del suo grave incidente stradale e il rimpianto per la finale di Champions League persa contro l’Ajax.

Il Rapporto con Capello: Ragioni di Stato

Lentini ha espresso parole di comprensione per l’operato del tecnico friulano Fabio Capello, un rapporto che cambiò radicalmente dopo l’incidente: “Prima dell’incidente, Capello stravedeva per me“.

Dopo il trauma, l’esterno offensivo sentiva il bisogno impellente di giocare per tornare in forma, ma le scelte del tecnico furono diverse. Lentini, con la maturità, capisce ora la scelta: “Non era possibile perché Capello faceva il bene per il Milan e il bene per il Milan in quel momento era far giocare altri. Ora capisco quella scelta, mentre da ragazzo non le capisci”.

L’ex ala ha sottolineato come la sua esperienza nel Diavolo lo abbia formato mentalmente: “In rossonero sono cresciuto tanto mentalmente, al Milan tutto si faceva in funzione della vittoria“. Una mentalità che la società, con il nuovo DS Igli Tare e il tecnico Massimiliano Allegri, cerca di replicare oggi.

L’Amarezza della Finale di Champions

Il punto di rottura emotivo della sua carriera milanista fu la finale di Champions League del 1995 persa contro l’Ajax. Nonostante si sentisse “in grande forma“, Lentini non fu schierato in campo: “Per me Capello doveva mettermi in campo, ero in grande forma in quel momento. Pensavo di giocare sinceramente“.

Quella partita, secondo il giocatore, avrebbe potuto rappresentare la sua svolta. La sconfitta, unita alla panchina inattesa, fu un duro colpo: “Da lì in poi mi sono abbattuto ancora di più ed è finita la mia avventura con il Milan perché con la testa non c’ero più“. Nonostante sia rimasto un altro anno, vincendo lo Scudetto, Lentini confessa: “non mi sono divertito“.

Un aneddoto nostalgico che evidenzia la grande pressione che gravava sul Milan di quegli anni, ricco di grandi campioni come Van Basten, con cui Lentini giocò purtroppo solo sei mesi.

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