Moviola Inter Milan, Cesari promuove Sozza: «Metro coerente»
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Moviola Inter Milan, Cesari promuove Sozza: «Metro coerente, sul rigore intervento VAR ineccepibile. Ecco perchè»

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Moviola Inter Milan, l’ex arbitro Cesari analizza gli episodi chiave del derby a Pressing: lodi per la gestione disciplinare e per la chiamata del penalty su Thuram

Promozione a pieni voti per Simone Sozza. L’ex arbitro Graziano Cesari, ospite negli studi di Pressing su Canale 5, ha analizzato la direzione del Derby della Madonnina, gara valida per la la dodicesima giornata di Serie A, lodando la gestione della gara da parte del fischietto della sezione di Seregno. Secondo l’opinionista, il direttore di gara ha saputo interpretare al meglio una partita delicata come la stracittadina, mantenendo un metro di giudizio uniforme ed equilibrato per tutti i novanta minuti, senza lasciarsi condizionare dalla tensione in campo.

Il primo focus della moviola ha riguardato il contatto avvenuto nelle prime battute di gioco tra Matteo Gabbia e Lautaro Martinez. L’analisi tecnica dell’episodio suggerisce che, regolamento alla mano, ci fossero gli estremi per un cartellino giallo ai danni del capitano dell’Inter per l’uso delle braccia. Tuttavia, Cesari ha approvato la scelta di Sozza di lasciar correre, leggendo nella dinamica dell’azione l’assenza di vera cattiveria agonistica. L’arbitro ha preferito il buonsenso alla fiscalità, capendo che non vi era astio tra i due contendenti.

Moviola Inter Milan, Cesari promuove Sozza

IL DUELLO GABBIA-LAUTARO«Tutti e due i giocatori guardano il pallone, Gabbia entra scomposto con la gamba, Lautaro fa lo stesso con le braccia. Se vogliamo dire che Lautaro dovesse essere ammonito, lo possiamo dire tranquillamente a norma di regolamento. Ma credo che ci fosse un arbitro importante che non ha visto astio fra i calciatori, non ha visto cattiveria. Inevitabilmente dico: ‘Bravo Sozza, se mantieni questo metro in tutta la partita’».

L’episodio chiave del match è stato senza dubbio il calcio di rigore concesso ai nerazzurri. Anche in questo frangente, la lettura di Cesari conferma la bontà della decisione finale. Sozza, con la visuale ostruita dal traffico in area, non ha potuto cogliere l’infrazione in diretta, rendendo fondamentale l’intervento del VAR. Le immagini hanno chiarito come l’entrata di Strahinja Pavlovic su Marcus Thuram fosse classificabile come imprudente. Il fatto che l’attaccante francese si fosse già liberato del pallone non scagiona il difensore rossonero: il danno procurato è punibile. A riprova della correttezza della chiamata, l’ex arbitro ha portato come termine di paragone il successivo contatto tra Luka Modric e Alessandro Bastoni, giustamente non sanzionato per la palese involontarietà del gesto del croato.

IL RIGORE E IL VAR«Il direttore di gara non può vedere, ha due giocatori che occultano la visuale, il guardalinee potrebbe intervenire per aiutarlo. Interviene il VAR: l’intervento è da protocollo, perché anche se il calciatore dell’Inter si è spossessato del pallone, l’intervento di Pavlovic su Thuram è imprudente. Per spiegarlo basta guardare il successivo intervento di Modric su Bastoni: perché in questo caso non viene sanzionato? Perché (Modric) si gira, l’atteggiamento è assolutamente involontario».

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