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Van Basten compie 61 anni oggi! Il palmares in rossonero del Cigno di Utrecht
Van Basten compie 61 anni oggi! Il palmares in rossonero del Cigno di Utrecht. Segui le ultimissime sui rossoneri
Oggi si celebra il 61° compleanno di Marco van Basten, una delle figure più iconiche, eleganti e sfortunate nella storia del calcio. Il Cigno di Utrecht, soprannome che evoca la sua grazia e la sua letale precisione in area di rigore, è universalmente celebrato da tutti gli appassionati e, in particolare, dalla tifoseria rossonera.
Van Basten è l’incarnazione di un’epoca d’oro. Arrivato nella Milano sponda rossonera nel 1987, il fuoriclasse olandese fu l’apice del leggendario Trio Olandese, affiancato da Ruud Gullit, l’inarrestabile Tulipano Nero noto per la sua potenza e i suoi dreadlocks, e Frank Rijkaard, l’elegante e potente mediano, fondamentale per l’equilibrio della squadra.
Sotto la guida del maestro Arrigo Sacchi, l’allenatore rivoluzionario che impose il pressing e il fuorigioco come dogmi, il campione segnò indelebilmente la storia del Milan dal 1987 al 1993, nonostante una carriera brutalmente interrotta da un grave infortunio alla caviglia. In sole sei stagioni, collezionò ben 201 presenze.
Il palmarès che Van Basten ha lasciato in eredità al Diavolo è semplicemente stellare:
- 3 Scudetti vinti (1987-88, 1991-92, 1992-93).
- 2 Coppe dei Campioni consecutive (1989, 1990), il trofeo più ambito.
- 2 Coppe Intercontinentali e 2 Supercoppe Europee (1989, 1990).
- 3 Supercoppe Italiane (1989, 1992, 1993).
A livello individuale, il suo strapotere fu riconosciuto a livello globale, come testimoniano i 3 Palloni d’Oro vinti (1988,1989, 1992), un traguardo che lo inserisce di diritto nell’Olimpo del calcio mondiale. Fu inoltre per due volte capocannoniere del Campionato Italiano, segnando 19 reti nel 1989-90 e l’impressionante cifra di 25 reti nel 1991-92.Le sue prodezze aeree e i suoi gol spettacolari restano un manuale per ogni attaccante.
Mentre si celebra la leggenda del passato, il club rossonero guarda al futuro in una Serie A sempre più equilibrata in testa alla classifica. Questo era ciò per cui il Milan voleva tornare a lottare con l’arrivo in estate di Igli Tare come nuovo Direttore Sportivo dei rossoneri, una mossa che ha segnato un cambio di strategia a livello gestionale. Inoltre, in panchina Massimiliano Allegri vuole tenere sempre degli standard il più elevati possibile.
