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Torino Milan, Allegri non fa sconti: messaggio preciso alla vigilia. Di tutto per la Champions League
Torino Milan, il tecnico non fa sconti: messaggio chiarissimo alla vigilia, ecco cosa serve per la Champions League
Solitamente misurato e molto abbottonato davanti ai microfoni, questa volta Massimiliano Allegri ha deciso di cambiare registro. Nella conferenza stampa di presentazione della sfida contro il Torino, il tecnico del Milan ha messo da parte la diplomazia per lanciare un segnale forte a tutto l’ambiente rossonero. Non c’è spazio per l’autocompiacimento, nonostante la classifica sia nettamente migliore rispetto alla disastrosa stagione passata. Alla domanda diretta sullo stato di salute del progetto rossonero, l’allenatore livornese, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, ha risposto senza giri di parole, analizzando il momento con estrema lucidità:
INSODDISFAZIONE COSTRUTTIVA – «Non sono assolutamente soddisfatto in pieno, ma tutti non dobbiamo esserlo. Perché quando si viene a Milanello si viene per migliorare: le cose giuste rimangono, su quelle sbagliate bisogna lavorare»
Allegri e la missione Champions League
Il “Comandante” Max sa che il calendario offre ora un’opportunità irripetibile: il Milan è l’unica squadra ad aver già affrontato tutti gli scontri diretti e ha davanti un filotto di otto partite sulla carta abbordabili (eccetto la sfida col Como). Tuttavia, i passi falsi contro Cremonese, Parma e Pisa insegnano che le insidie sono dietro l’angolo. Per questo, Allegri pretende una ferocia mentale assoluta per blindare l’obiettivo Champions League:
CULTURA DEL LAVORO E OBIETTIVI – «Ognuno di noi deve lavorare per ottenere il massimo, niente è impossibile e tutto è possibile. Lavorare per il 10 vuol dire arrivare al massimo delle tue potenzialità. Ma per farlo bisogna essere convinti. Se non c’è la convinzione fai il massimo ma non il tuo massimo. Come ho detto tante volte, ripeto, non esiste il mantenimento: esiste il miglioramento o il peggioramento. È un momento importante della stagione, bisogna risparmiare le energie mentali: quando andiamo in campo le partite passano dai piedi e dalla testa. Il nostro volere è fondamentale: il nostro volere qual è? Che l’anno prossimo, con le buone o con le cattive, il Milan deve rientrare in Champions»
Le parole sono inequivocabili: i conti si faranno a marzo, ma la rincorsa parte adesso e non ammette distrazioni.
