HANNO DETTO
Tare racconta il suo arrivo al Milan: «Sono riuscito ad arrivarci solamente più tardi, ho sempre pensato che…»
Tare racconta il suo arrivo al Milan: «Sono riuscito ad arrivarci solamente più tardi, ho sempre pensato che…». Le ultimissime notizie
Il direttore sportivo del Milan, Igli Tare, ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera, da calciatore a dirigente, in una profonda intervista rilasciata a Grida Duma per il programma “Top Story”. Il racconto di Tare è una vera e propria ode alla fede incrollabile nei propri obiettivi, nata ai tempi dell’Albania comunista.
Tare ha condiviso un ricordo significativo della sua gioventù, quando tra i compagni di scuola seduti al “Parku Rinia” prediceva con sicurezza il suo futuro in Serie A: “Mi dicevano sempre che ero pazzo e non mi credevano”. Quella convinzione, considerata all’epoca pura follia, si è rivelata la bussola della sua vita. “Credo che se hai un sogno, devi saper lottare e realizzarlo”, ha affermato il DS, riassumendo la sua filosofia con il motto che lo accompagna: “Quello che per altri è la fine, per me è solo l’inizio”.
L’Incrocio col Diavolo, Una Possibilità Attesa
Il suo approdo al Milan, club dove lavora a fianco dell’allenatore Massimiliano Allegri, non è stato un evento casuale, ma la realizzazione di un destino che sentiva scritto: “Era una possibilità che sentivo che sarebbe arrivata”.
Tare ha rivelato di aver sempre nutrito la certezza che le sue strade si sarebbero incrociate con quelle del club rossonero: “Ho sempre pensato che un giorno le mie strade si sarebbero incrociate con questo club, e infatti è successo”. Sebbene in passato ci fossero state altre opportunità mancate, il direttore sportivo è convinto che l’epilogo fosse inevitabile. Il suo arrivo al Milan è il risultato di una lunga attesa che ha finalmente trovato compimento.
