Milan, Sconcerti centra il punto: attacco ‘spuntato’

Il Milan non va oltre l’1-1 contro l’Udinese e si vede interrompere la striscia di vittorie consecutive: l’analisi di Mario Sconcerti sul Corriere della Sera

Dopo tre vittorie di fila, il Milan è costretto ad un pareggio, subito dopo essere passato in vantaggio al 9′ con Suso, nella seconda parte del secondo tempo, dopo che Calabria si è fatto espellere. Ecco l’analisi di Mario Sconcerti: «Il Milan ha giocato a Udine la miglior partita dell’epoca Gattuso. Era molto difficile, una partita per squadre reali. Per settanta minuti il Milan l’ha giocata con personalità e qualità, da squadra vera. L’Udinese ha quasi i suoi punti, è abituata a correre, il Milan le ha tolto dalle mani il gioco. Il vero problema è tirare in porta. Il Milan ha segnato sette reti con tre centravanti. Sono la metà di quelli che da soli hanno in pratica segnato Higuain, Mertens e Dybala, nettamente meno di Immobile e Icardi. Il Milan gioca solo di sponda, ormai gioca anche bene ma non chiude mai le partite. E subisce ancora troppo gli episodi della gara, ieri l’espulsione di Calabria. Però ha trovato una strada, sono molti nel Milan quelli che hanno tecnica, alla fine pesano sempre. Non c’è solo l’istinto di Gattuso, c’è anche un buon senso del calcio nel suo gioco. Esattamente quello che manca all’Inter».

Un pareggio che, oggettivamente, lascia l’amaro in bocca perché per più di un’ora di gioco, i rossoneri hanno avuto in mano la partita. La leggerezza di Calabria – non va però indicato nel colpevole o capro espiatorio – ha favorito la crescita friulana, concretizzatasi poi nel goffo e sfortunato autogol generato dalla doppia deviazione Bonucci-Donnarumma nella porta rossonera. Un pareggio-rimpianto, come scritto nella rassegna stampa mattutina.