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San Siro, rogito slitta alla prossima settimana! Le ragioni e le conseguenze
San Siro, rogito slitta alla prossima settimana! Le ragioni e le conseguenze. Segui le ultimissime sui rossoneri
Il rogito per la cessione di San Siro e delle aree adiacenti a Milan e Inter è stato posticipato alla prossima settimana. Il ritardo è dovuto a un rallentamento nelle procedure burocratiche, che non può essere attribuito né a Palazzo Marino né ai due club milanesi, ma appare legato alle garanzie finanziarie richieste. Lo rende noto La Gazzetta dello Sport.
In sostanza, per procedere con la firma ufficiale è indispensabile che gli istituti di credito coinvolti versino i capitali nelle casse comunali, pari a circa 100 milioni di euro. Senza questo adempimento, il contratto non può essere registrato.
Si tratta di uno slittamento di pochi giorni, che secondo le parti non dovrebbe creare problemi. Tuttavia, è cruciale che il rogito avvenga prima del 10 novembre, data in cui scatterà il vincolo sul secondo anello di San Siro. Da quel momento l’attuale impianto non potrà più essere demolito finché il vincolo rimarrà in vigore.
Dettagli e implicazioni
Il rinvio, seppur breve, evidenzia come la transazione immobiliare sia strettamente legata all’adempimento finanziario. Nessuna responsabilità emerge nei confronti del Comune di Milano né delle società rossonere e nerazzurre, che restano in attesa della conclusione dell’iter.
Ruoli dirigenziali e tecnici nel contesto
Il Diavolo, sotto la guida del nuovo direttore sportivo Tare (esperto ds con lunga esperienza), aspetta sviluppi certi per pianificare eventuali investimenti futuri anche legati all’impianto. Dall’altra parte, la stagione dei rossoneri verrà guidata dal neoallenatore Massimiliano Allegri, stratega che arriva con l’obiettivo di riportare competività e successi in Europa e in campionato.
La buona notizia è che, stando alle fonti, il rinvio dovrebbe riguardare solo alcuni giorni. Al momento non emergono ostacoli di rilievo, purché entro la scadenza del 10 novembre il rogito venga concretizzato.
In conclusione, la partita immobiliare – forse ancor più delicata di quella sul campo – dipende ora da flussi di denaro, tempistiche contrattuali e conferme bancarie. Resta da vedere se le promesse verranno rispettate e se San Siro potrà davvero cambiare volto secondo i piani dei due club.
