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Rigore Nkunku, il clamoroso dialogo che ha portato alla revoca dopo la revisione al VAR: tutta la verità
Rigore Nkunku, il clamoroso dialogo che ha portato alla revoca dopo la revisione al VAR: tutta la verità. Le ultimissime notizie
La prima puntata stagionale di Open Var su DAZN ha riacceso il dibattito sulla gestione del VAR, portando alla luce un episodio controverso: il rigore tolto al Milan nella sfida contro il Bologna. La trasmissione ha mostrato per la prima volta gli audio e le immagini in tempo reale tra l’arbitro in campo, Marcenaro, e i varisti Fabbri e Paterna, svelando una serie di decisioni discutibili.
Dalla trascrizione delle conversazioni emerge una totale noncuranza per il primo dei due contatti incriminati, quello tra Lucumi e Nkunku. Nonostante la gravità del fallo, che avrebbe potuto portare a un rigore e persino a un cartellino rosso, l’arbitro in campo ha lasciato correre. Il VAR, invece di intervenire su questa evidente infrazione, ha preferito concentrarsi sul secondo contatto, tra Freuler e Nkunku.
In questo frangente, il VAR Fabbri ha spinto per la revoca del rigore. Le immagini mostrano chiaramente come Freuler, pur senza calciare direttamente l’avversario, lo fa inciampare mettendogli il piede. Nonostante ciò, i due varisti, Fabbri e Paterna, si sono trovati d’accordo sul giudicare il contatto come non falloso, sostenendo che Freuler avesse il piede a terra e che fosse l’attaccante a cercare il contatto. Una visione molto discutibile, che però ha prevalso.
A fare chiarezza sull’accaduto è intervenuto Gianluca Rocchi, designatore arbitrale, che ha ammesso l’errore del VAR, ma solo in parte. Per Rocchi, l’errore è stato non tornare indietro sul primo intervento di Lucumi, che era chiaramente falloso. Tuttavia, ha difeso l’operato dei suoi assistenti per quanto riguarda il contatto con Freuler, confermando la decisione di revoca del rigore. Una posizione che, nonostante la trasparenza, continua a generare perplessità tra tifosi e addetti ai lavori. La vicenda mette in luce le difficoltà interpretative e di comunicazione che ancora affliggono il sistema VAR.
