HANNO DETTO
Pellegatti sbotta: «Il mercato è del Milan, smettiamo di cercare i colpevoli. Fino a che…»
Pellegatti, noto giornalista tifoso del Milan, ha commentato un importante aspetto del mercato rossonero: le dichiarazioni
Nel suo ultimo video YouTube, Carlo Pellegatti ha affrontato un tema spinoso che agita l’ambiente rossonero: la frammentazione delle responsabilità dietro gli acquisti della nuova era targata Igli Tare e Massimiliano Allegri. Secondo il giornalista, la continua ricerca della “paternità” di un giocatore è il sintomo di una società non ancora del tutto solida nei suoi processi comunicativi e decisionali.
Pellegatti, l’analisi: Un limite mentale rossonero
Pellegatti sottolinea come, nonostante lo scudetto vinto nel 2022, persista la tendenza a dividere il mercato in “fazioni”, cercando di capire se un colpo sia farina del sacco del DS, dell’allenatore o della proprietà.
- Il confronto con le rivali: «Quando si parla di Inter, Lazio o Napoli, diciamo semplicemente ‘l’ha scelto il club’. Noi invece abbiamo questa conformazione mentale del ‘chi l’ha scelto?’, un retaggio che va avanti da anni e che crea lotte sotterranee dannose».
- Le responsabilità collettive: Per Pellegatti, se un giocatore fallisce o eccelle, la responsabilità deve essere del Milan come entità unica. Continuare a far trapelare indiscrezioni su chi abbia voluto chi serve solo a creare alibi o meriti personali a discapito dell’unità del gruppo.
I casi spinosi: Da Jashari a Nkunku
Il giornalista cita alcuni esempi di giocatori arrivati nell’estate 2025 che finora hanno faticato a incidere, diventando oggetto di discussione sulla loro reale utilità per il progetto di Allegri:
- Ardon Jashari: Pagato quasi 40 milioni dal Bruges, il centrocampista svizzero è stato l’oggetto di una lunga “telenovela” estiva, ma finora il suo minutaggio è stato estremamente ridotto.
- Christopher Nkunku: Arrivato dal Chelsea per circa 37 milioni, il francese è stato frenato da ricorrenti problemi fisici (tra cui un infortunio al piede a ottobre) che ne hanno limitato l’impiego a “fantasma” in diverse partite chiave.
- Le scommesse giovani: Anche per Athekame e De Winter, Pellegatti evidenzia come il rendimento attuale non sembri ancora all’altezza delle aspettative, alimentando i dubbi su chi abbia spinto per queste operazioni.