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Pedullà duro sul Milan: «Buttato dal quinto piano senza l’acqua sotto». Blackout mentale da matita rossa

Milan News 24

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Pedullà, noto giornalista esperto di mercato, ha criticato duramente l’atteggiamento del Milan ieri sera contro il Parma: le dichiarazioni

Alfredo Pedullà, attraverso il suo canale YouTube, ha commentato con toni durissimi il pareggio per 2-2 tra Parma e Milan, analizzando la prestazione dei rossoneri come un vero e proprio suicidio sportivo allo Stadio Tardini.

Il giornalista ha usato un’immagine forte per descrivere il crollo mentale della squadra di Allegri: «Il Milan si è buttato dal quinto piano senza l’acqua sotto».

Errore doppio e rientro disastroso

Per Pedullà, il Diavolo ha commesso due errori gravi e concatenati. Il primo è stato rimettere in partita l’avversario a fine primo tempo, ma il secondo è stato ancora più imperdonabile: «Non puoi rientrare dallo spogliatoio in quel modo».

Nei primi 15-20 minuti della ripresa, la squadra è stata in totale apnea, un vero e proprio blackout mentale: «Il Milan era in apnea e si è concesso, si è consegnato all’avversario». Pur riconoscendo i meriti del Parma, Pedullà è convinto che il problema principale sia stato l’atteggiamento: «Il Milan è rimasto nello spogliatoio per altri 20 minuti».

Gli errori sotto porta e l’atteggiamento temuto da Allegri

Nonostante il disastroso rientro, il Milan ha avuto diverse occasioni per riportarsi in vantaggio e chiudere il match. Pedullà ha sottolineato gli errori più eclatanti: Saelemaekers è stato il più critico, prima per un «colpo di tacco» tentato quando doveva solo appoggiare in rete per il 3-1, e poi per un altro gol sbagliato su ribaltamento di fronte. «Tra le due occasioni almeno una delle due doveva metterla dentro».

Anche Pulisic ha sprecato una chance importante, servito da una «genialata» che lo ha messo davanti a Suzuki: «sbaglia un gol non indovinando la conclusione a pochi metri da Suzuki». Tuttavia, Pedullà ha minimizzato l’errore dell’americano: «Pulisic dobbiamo dire poco, i gol li puoi sbagliare».

La sentenza finale è netta: «Il Milan paga un prezzo salato non per i gol sbagliati ma per l’atteggiamento che in qualche modo alla vigilia Allegri temeva».

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