Nuovo Stadio Milano, parla Norman Foster: «San Siro è eroico ma le esigenze sono diverse. Sarà un viaggio emozionante, ecco come sarà il progetto»

Nuovo stadio Milano, Norman Forster, architetto britannico, ha parlato del progetto legato al futuro San Siro: le dichiarazioni

L’architetto britannico Norman Foster, il cui studio insieme a Manica progetterà il nuovo stadio di Milan e Inter, ha parlato a margine dell’evento “Next Design Perspectives 2025” in Triennale, offrendo le prime riflessioni sul progetto che sostituirà San Siro. Foster ha descritto l’impegno come un’impresa straordinaria e complessa, ma ha sottolineato la necessità di guardare al futuro.

«Il nuovo stadio di Milano? Stiamo iniziando un processo di design e sarà un viaggio emozionante. È prematuro per parlarne ma sarà un grande progetto», ha esordito Foster (riporta Corriere Milano). Ha evidenziato la singolarità dell’operazione, coinvolgendo molteplici attori: «È un progetto straordinario. Due squadre, due proprietari, la città, un’eccezionale struttura iconica».

Nuovo stadio Milano, l’eredità di San Siro e la necessità di cambiamento

Interrogato sul destino del Meazza, Foster ha reso omaggio all’attuale impianto, pur ribadendo l’inevitabilità del cambiamento: «Se sono mai stato a San Siro? Ovviamente. È una struttura eroica, quando sei lì ti rendi conto che è un’esperienza spettacolare».

Riconoscendo l’affetto dei tifosi per l’attuale stadio, l’architetto ha spiegato che le esigenze del calcio moderno impongono una svolta: «Molte persone amano San Siro e non vogliono che venga abbattuto? Ma le esigenze adesso sono diverse, ci sono più tifosi, una diversa qualità della vita, del livello di ospitalità, tutti questi fattori sono dinamici, stanno cambiando». Ha sottolineato come questa evoluzione sia naturale nella storia degli stadi: «Ed è per questo che lo stadio come appare oggi è diverso da come appariva negli anni ’20, quando è nato».

Il nuovo progetto, quindi, mira a conciliare passato e futuro: «Questo è l’inizio di un viaggio, che può rispettare quella eredità ma creare qualcosa di nuovo. Così i ricordi di una storia, che inizia nel 1926 e attraversa gli anni successivi, potrà rimanere». Foster si è detto ottimista: «Penso che sia una sfida eccitante, San Siro è un simbolo molto potente. Il processo è iniziato e siamo tutti molto ottimisti, entusiasti e impegnati».