Nuovo San Siro Milan, la vice sindaco di Milano annuncia: «Molto contenta del voto ma devo lanciare un monito alle due squadra». Scaroni e Marotta avvisati

Nuovo San Siro Milan, arrivano le parole della vice sindaco di Milano dopo il voto favorevole alla cessione dell’impianto: le dichiarazioni

La lunga seduta del Consiglio Comunale di Milano si è conclusa con il voto favorevole alla vendita dell’area di San Siro a Milan e Inter con 24 voti a favore e 20 contrari. A margine della delibera, che apre ufficialmente la strada alla costruzione del nuovo stadio e alla parziale demolizione del Meazza, è intervenuta la vice sindaco Anna Scavuzzo, intercettata dai cronisti nella sala consiliare. Le sue parole, riportate in esclusiva, esprimono soddisfazione e consapevolezza della responsabilità che attende l’amministrazione.

«Sono soddisfatta. Adesso si parte, perché la responsabilità della trasformazione parte adesso. Non è finita. Il consiglio ha affidato il mandato a cominciare», ha dichiarato la vice sindaco, sottolineando che il voto è solo l’inizio di un complesso processo amministrativo e progettuale. Per il Milan di Massimiliano Allegri e del DS Igli Tare, questa decisione è fondamentale per garantire al club infrastrutture all’altezza delle ambizioni di Scudetto e di successo europeo.

Le Spaccature nel Centrosinistra: “La Democrazia Funziona Così”

Nonostante la vittoria del “sì”, la maggioranza di centrosinistra è apparsa divisa, un tema su cui la vice sindaco non si è mostrata pessimista, difendendo il processo democratico:

• E sulle spaccature nel centrosinistra? «Io penso che si abbia una maturità politica per poter superare le divergenze. Credo che questa decisione sia un passaggio importante per la città. Non me la sento di essere pessimista».
• Il messaggio che arriva dall’aula a tutti i cittadini non è beneaugurante in tema di spaccature. «Io non penso che ci sia un messaggio negativo. La democrazia funziona così, c’è una dialettica quando ci si confronta. Io penso di aver lasciato lo spazio a tutti di esprimersi e la maturità, poi, è quella di prendere una decisione. Non dobbiamo avere una paura del confronto e anche della dialettica aspra, ma questo non deve impedire la possibilità di prendere decisioni assumendocene la responsabilità e la maggioranza di quest’aula si è espressa».

La Scavuzzo ha poi rassicurato sui sentimenti del sindaco Sala, che ha lasciato l’aula senza commentare:

• Il sindaco è più preoccupato o contento? «Sicuramente c’è una soddisfazione rispetto alla prospettiva di poter trasformare l’area di San Siro sulla quale c’era una preoccupazione. Credo si sia percepito ovvero quello di un futuro incerto dello stadio. Ed era presente in tutti noi. Quindi, oggi, abbiamo provato a scrivere insieme una pagina nuova. Il futuro lo dobbiamo costruire, ma abbiamo messo le basi».
• Ha visto più un sorriso o una smorfia sul suo volto? «In salese mi ha detto che era contento».

Il Futuro: Tocca Alle Squadre Fare “La Parte Che Hanno Fatto Troppo Poco”

La vice sindaco ha infine spostato l’attenzione sul ruolo che Milan e Inter dovranno ricoprire ora che la delibera è passata. La palla è nel campo dei club, chiamati a finalizzare l’acquisto e a presentare i progetti definitivi per il nuovo impianto:

• Quando consiglierete di andare davanti a San Siro per fare un selfie commemorativo ai cittadini? «C’è ancora un tempo importante. Sceglieremo con calma quando salutare lo stadio di San Siro e ora si avvierà una pratica amministrativa non banale. Ci sono delle attività di progettazione. Io penso che adesso tocchi anche alle squadre fare una parte che, fino ad ora, hanno fatto troppo poco».

Il Milan, lanciato in Serie A da Massimiliano Allegri e supportato dalle mosse di calciomercato del DS Igli Tare, è ora chiamato a concretizzare i piani architettonici per un impianto che sosterrà la sua crescita nei prossimi decenni.