HANNO DETTO
Nuovo San Siro Milan, Marotta spiega: «Per i due club è una necessità più che una scelta. Vi dico perchè»
Nuovo San Siro Milan, Marotta, presidente dell’Inter, ha commentato la decisione del Consiglio Comunale sul futuro dell’impianto: le dichiarazioni
Il tema delle infrastrutture e dei nuovi stadi è centrale per il futuro del calcio italiano e, in particolare, per le ambizioni dei grandi club. Prima della sfida tra Inter e Cremonese, valida per la sesta giornata di Serie A, l’amministratore delegato nerazzurro Beppe Marotta è intervenuto ai microfoni di DAZN per fare il punto sulla questione.
Le sue parole non lasciano spazio a interpretazioni, sottolineando come la realizzazione di uno stadio moderno non sia un lusso, ma una condizione imprescindibile per colmare il divario con i principali competitor europei.
Nuovo Stadio: Una Necessità Per Colmare Il Gap Europeo
Marotta ha confermato che Inter e Milan sono pronte a imboccare un percorso complesso, ma vitale per la salute economica e sportiva dei club:
«Adesso inizieremo un percorso difficile dove le due società avranno un ruolo molto importante così come il comune. Credo che non sia stata una scelta ma più una necessità. Oggi esiste ancora un gap tra il calcio italiano e quello europeo in termini di ricavi, di strutture che devono essere adeguate alle esigenze moderne, noi vogliamo agire in questa direzione con un senso di responsabilità anche civica e ambientale».
L’affermazione “non è stata una scelta ma più una necessità” riassume perfettamente la sfida che attende i club di Serie A. I ricavi derivanti da impianti obsoleti sono nettamente inferiori a quelli generati dai moderni stadi europei, creando un “gap” competitivo che si ripercuote sulla capacità di investimento sul calciomercato e sulle performance sportive.
La Lezione Per Il Milan Di Allegri E Tare
Le parole di Beppe Marotta trovano riscontro nelle intenzioni del Milan, dove sia il presidente Paolo Scaroni che la proprietà RedBird hanno ribadito l’assoluta priorità delle infrastrutture (come dimostrato dall’investimento su San Donato e dalla volontà di procedere nonostante gli intoppi del TAR).
Per il Milan di Massimiliano Allegri, impegnato a difendere il primato in Serie A con un focus estremo su disciplina e risultati, la stabilità societaria garantita dalla prospettiva di un nuovo stadio è fondamentale. Il DS Igli Tare, artefice di una campagna acquisti che ha portato campioni come Luka Modrić e Adrien Rabiot, sa bene che la sua abilità nel mercato deve essere sostenuta da una solida base economica. Senza strutture adeguate, i margini per ingaggiare talenti e mantenere i vertici europei sono limitati.
La “necessità” di cui parla Marotta è dunque un principio condiviso: agire con “senso di responsabilità anche civica e ambientale” per garantire al calcio italiano la possibilità di competere seriamente con le potenze del continente. La realizzazione di un nuovo stadio non è solo un progetto immobiliare, ma la chiave di volta per lo sviluppo del Milan e dell’Inter nei prossimi decenni.
