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Nuovo San Siro Milan, c’è la svolta! Il Consiglio Comunale vota sì alla cessione a Milan e Inter: cosa succede adesso e tutti i dettagli sulle tempistiche
Nuovo San Siro Milan, nella notte il Consiglio Comunale ha votato sì alla cessione dell’impianto ai rossoneri e all’Inter. I dettagli
Una seduta notturna fiume in Consiglio Comunale a Milano ha segnato una svolta storica per il futuro del calcio italiano e per il Milan di Massimiliano Allegri e del DS Igli Tare. Dopo una discussione estenuante, terminata alle 3.50 del mattino, la delibera per la vendita dello stadio di San Siro e delle aree circostanti a Milan e Inter è stata approvata con un voto molto combattuto: 24 voti a favore e 20 contrari. La strada per lo stadio di proprietà è finalmente spianata, sebbene la partita non sia ancora del tutto conclusa.
L’approvazione del Consiglio Comunale dà il via libera a un’operazione che vale 197 milioni di euro (sulla base della valutazione dell’Agenzia delle Entrate), con il Comune che ha promesso un contributo-sconto di 22 milioni. Questa decisione è cruciale per il Milan, che vuole dotarsi di infrastrutture moderne per competere stabilmente in Serie A e in Europa, obiettivi perfettamente in linea con la visione del tecnico Allegri e le strategie di calciomercato del DS Igli Tare.
Le Mosse Decisive: Il Voto Notturno e L’Astensione di Forza Italia
La vittoria del “sì” è stata resa possibile da mosse politiche cruciali. Il voto in Consiglio è stato estremamente incerto fino all’ultimo. La consigliera del Pd, Monica Romano, ha ufficializzato il suo voto favorevole, mentre Marco Fumagalli si è dichiarato contrario.
La vera svolta, però, è arrivata dall’opposizione. Forza Italia, sebbene avesse inizialmente espresso posizioni contrarie, ha annunciato la sua astensione, smarcandosi dal voto negativo del centro-destra. Alessandro Sorte, coordinatore di Forza Italia in Lombardia, ha motivato la decisione: pur riconoscendo “molte criticità e numerose lacune” nella delibera, il non voto era necessario per non “condannare Milano e i milanesi” e per consentire ai club di realizzare uno stadio di proprietà. L’uscita dall’aula dei consiglieri forzisti, in linea con Letizia Moratti (ex sindaco), è stata determinante per il risultato finale.
Il Conto Alla Rovescia: Tempi e Ricorsi per Il Nuovo Stadio
Ora scatta il conto alla rovescia e il cronoprogramma dei club si fa serrato. La vendita dovrà essere perfezionata entro il 10 novembre, data entro cui bisognerà arrivare al rogito, superando il vaglio delle banche nei prossimi 40 giorni.
Parallelamente, i due studi di architettura scelti, Manica e “Foster + Partners”, lavoreranno nei prossimi 12 mesi per elaborare il progetto del nuovo stadio. I piani prevedono l’inizio dei lavori nell’area dei parcheggi nella prima metà del 2027, con l’inaugurazione dell’impianto da 71.500 posti prevista per il 2031, dopo quattro anni di cantiere. Questo permetterebbe all’UEFA di avere una struttura idonea per l’Europeo 2032.
Il destino del Meazza è segnato: resterà in piedi per concerti e attività e poi, tra il 2031 e il 2032, verrà smantellato e demolito al 90%, con l’eccezione dell’angolo Sud-Est. Il percorso, tuttavia, sarà messo a dura prova dai “tanti ricorsi” già pronti a scattare, prolungando una storia che si preannuncia ancora molto lunga. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.
