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Milan Como in Australia: l’affondo di Pellegatti contro i vertici rossoneri. Solo in due tifano per la trasferta a Perth
Milan Como in Australia, clamoroso affondo di Pellegatti: per il giornalista solo Scaroni e Furlani spingono per la trasferta
La storica trasferta di Perth, che vedrà il Milan sfidare il Como in Australia l’8 febbraio 2026, continua a sollevare un polverone di polemiche. Attraverso il suo canale YouTube, Carlo Pellegatti ha lanciato un durissimo attacco alla gestione dell’evento, puntando il dito direttamente contro la presidenza e l’amministrazione delegata del club rossonero.
Milan Como a Perth. La denuncia: “L’hanno voluta Scaroni e Furlani”
Secondo il giornalista, la decisione di volare dall’altra parte del mondo per una gara di campionato non sarebbe frutto di una strategia corale della Lega Serie A, bensì di una forte pressione esercitata dai vertici milanisti.
- I responsabili: Pellegatti indica chiaramente Paolo Scaroni e Giorgio Furlani come i motori dell’iniziativa. Sarebbero stati loro a spingere in Lega per l’approvazione del match a Perth, nonostante l’iniziale freddezza dell’istituzione calcistica.
- La figuraccia organizzativa: A meno di due mesi dalla partita, regna ancora l’incertezza. Pellegatti sottolinea come il Como dichiari di non avere notizie ufficiali e come organizzare una trasferta di 22 ore a così breve distanza sia un “azzardo” che rischia di far fare una brutta figura a tutto il calcio italiano.
Il malcontento di staff e giocatori
Le parole di Pellegatti evidenziano una profonda spaccatura tra la dirigenza e la parte sportiva.
- Nessuno vuole andare: «A livello di staff e di giocatori delle due squadre nessuno vuole andare lì a giocare», afferma il giornalista. Le critiche di Adrien Rabiot, che ha definito “folle” la trasferta, sono solo la punta dell’iceberg di un malessere che coinvolge anche l’allenatore Massimiliano Allegri, nonostante le sue dichiarazioni di facciata sul “modello futuro”.
- Il tour de force: Pellegatti ricorda il calendario terribile del Milan a inizio 2026: una sequenza infinita di trasferte (Cagliari, Firenze, Roma, Bologna, Perth, Pisa) che rischia di compromettere la tenuta fisica della squadra nella fase cruciale della stagione.