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Maldini, il gran rifiuto all’Arabia: solo per il Milan. Piovono importanti conferme
Maldini, arrivano importanti conferme sull’ex DT rossonero sul rifiuto ai club dell’Arabia Saudita: la ricostruzione
Mentre a Riad si decide il destino della Supercoppa, un’altra storia legata all’Arabia Saudita scuote l’ambiente rossonero, ma con un esito opposto. Secondo quanto titolato oggi da «Il Giornale», Paolo Maldini ha ribadito il suo «no» categorico alle faraoniche offerte provenienti dalla Saudi Pro League.
Petroldollari vs appartenenza
Nonostante il corteggiamento serrato e proposte di ingaggio in doppia cifra per ricoprire ruoli apicali (si era parlato a lungo dell’Al-Ittihad), l’ex Direttore Tecnico rossonero ha declinato ogni invito. Il motivo, spiega il quotidiano, è di una linearità quasi romantica: Paolo Maldini non si vede in nessun altro club che non sia il Milan.
Una scelta di vita e di coerenza
A due anni e mezzo dalla separazione burrascosa con la proprietà RedBird, Maldini conferma la sua filosofia:
- In Italia e all’estero: Già in passato aveva dichiarato di non poter mai lavorare per un’altra squadra italiana, ma il rifiuto agli arabi estende questo vincolo morale anche fuori dai confini nazionali.
- Il legame indissolubile: Per lo storico capitano, il calcio non è solo una professione, ma una passione legata a una sola maglia. Una posizione che lo allontana dai ruoli puramente manageriali “a gettone” scelti da molti suoi colleghi.
In un calcio sempre più globalizzato, il gesto di Maldini resta una rarità che scalda il cuore dei tifosi, proprio nel giorno in cui il “suo” Milan si gioca un trofeo in terra saudita.