2016
L’errore più grande si chiama Bertolacci
Sono passate ben 33 giornate di campionato, non tanto per capirlo ma per affermarlo con decisione sì, e adesso si può dire: Bertolacci è stato un flop totale! Il calciatore acquistato l’estate scorsa dalla Roma ha deluso ogni aspettativa: scarsa velocità di piede e di pensiero, falle tattiche evidenti e soprattutto (almeno questo che gli imputano di più i tifosi rossoneri) nessuno spirito di iniziativa… di coraggio.
A parlare chiaro sono le statistiche: Bertolacci ha fin qui totalizzato con la maglia rossonera 25 presenze (tra campionato e coppe) mettendo a segno la miseria di 1 gol, un assist e 5 ammonizioni ma soprattutto, ed è qui che verte la critica principale mossa dai tifosi milanisti, un livello di prestazioni totalmente insufficienti. La media voto totale di Bertoalcci secondo i più importanti giornali italiani è di 5,45 e la pessima qualità del gioco fin qui espresso dal calciatore ex Genoa e Roma è avvalorata dalla quantità di passaggi arretrati rivolti o ai propri difensori o, addirittura, al proprio portiere nel corso della stagione.
Un giocatore senza coraggio e forse bloccato proprio da quell’esagerata valutazione fatta di lui pochi mesi fa (20 milioni) e che lo rendono il più grande errore commesso in questa stagione dal Milan.
Tante volte abbiamo sentito la medesima frase quando si parla di Bertolacci: “Sembra l’ombra di quello che era al Genoa”, tutto vero ma ci si è mai chiesti perché? Sarà davvero San Siro a incutere timore reverenziale o la maglia del Milan a non avere lo stesso peso specifico di quella del Grifone, o sarà altro? Bertolacci al Genoa era perfettamente inserito in un meccanismo di gioco ben preciso in cui gli si chiedeva un lavoro specifico: inserimenti senza palla e ripartenze in velocità; a differenza di quanto accaduto al Milan, al Genoa Bertolacci non ha mai ricevuto le chiavi del centrocampo allo scopo di diventarne il cervello pulsante per il semplice fatto che Gasperini aveva sin da subito capito che quelle non fossero le sue caratteristiche, cosa che invece Mihajlovic sembra non aver colto e così Galliani prima di lui. Un errore costoso e purtroppo fin troppo grave per una squadra ed una società che troppe volte si rammarica, rivolgendosi più al fato che a sé stessa, di aver speso tanto (circa 80 milioni) senza aver ottenuto alcun risultato.
