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Il ruolo dei casinò online come sponsor dei club italiani

Milan news 24

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Se esiste uno sport in cui i venti del Fato sembrano spirare con più forza che altrove, questo è indubbiamente il calcio. Amanti e tifosi non faranno fatica a ricordare risultati finali completamente imprevedibili prima del fischio d’inizio: goaleade esagerate, rimonte all’ultimo secondo, manite, vittorie clamorose di squadre underdog, spesso provenienti da categorie inferiori; insomma le infinite variabili in un match di calcio rendono spesso difficilissimo prevedere il vincitore, figuriamoci lo score finale, o addirittura i marcatori.

Eppure, di tanto in tanto, può capitare che, contro ogni pronostico, sentiamo che una partita finirà in un modo quasi completamente imprevedibile: come vecchi marinai navigati in una giornata senza nubi, fiutiamo nell’aria l’odore della tempesta, quando i segnali concreti sembrano ancora scarseggiare.

Anche per questo motivo il mondo del calcio è strettamente legato a quello delle scommesse: come nella roulette, il betting calcistico richiama una mistica, quasi le leggi di una cabala segreta, fatta di regole insondabili, ricorrenze e vibrazioni impercettibili. Chi scommette sa che la più accurata delle analisi non può bastare, che serve sempre, per vincere, affidarsi al cuore, a una ragione più nascosta, qualcuno direbbe al sesto senso, o al fiuto. Proprio come in una partita di calcio, nessuna pianificazione, nessuna strategia, per quanto oculate, potranno occupare tutti gli interstizi delle probabilità: il destino troverà sempre il mondo di intrufolarsi nel match e al momento opportuno, di far girare il vento dove desidera.

Se c’è un allenatore che forse più di tutti conosce e rispetta gli imponderabili del calcio, le sue forze segrete e implacabili, questo è proprio Max Allegri, per cui addirittura i contrasti a centrocampo sarebbero da evitare, o comunque ridurre al minimo, in quanto propulsori di casualità, piccoli assist ai piani del Fato; proprio quell’Allegri che, nonostante l’aria sorniona di chi non vuole scendere a dispute teologiche su schemi e tattica, di fatto prepara in modo maniacale ogni singolo match.

Il Decreto Dignità e la fine del sodalizio tra Club di Serie A e società di betting

 Il betting e il calcio non hanno vissuto soltanto un legame simbolico. Infatti, fino almeno al 2018, erano molti in Serie A, e nel calcio professionistico in generale, gli sponsor legati al mondo delle scommesse e molti sono attualmente i calciatori italiani sotto osservazione dei casinò online. Secondo i dati più recenti le sponsorizzazioni legate al mondo del betting ammontavano, in Italia, a circa 120 milioni l’anno, non pochi se consideriamo quanta fatica facciano oggigiorno i club nostrani a competere a livello di mercato con le squadre di élite europee.

Lo stop è arrivato col Decreto Legge 87/2018, meglio noto come “Decreto Dignità”, che regolamenta oggi il ruolo degli sponsor di scommesse e gioco d’azzardo, di fatto vietandolo. Il settore delle scommesse online aveva trovato terreno fertile nel mondo del calcio: si stima che alla fine del 2018 ben quindici squadre su venti di Serie A avessero in essere un qualche tipo di accordo commerciale con operatori di scommesse; tra i più famosi molti si ricorderanno la sponsorizzazione di Bwin per Milan e Juventus o di Betway per il training kit della Roma.

Si è trattato di una grossa perdita per i club italiani, che dopo i ruggenti anni a cavallo del nuovo millennio, hanno vissuto un progressivo e costante ridimensionamento in termini tecnici ed economici. I patronati di lusso, che nelle decadi passate hanno portato nel Bel Paese quanto di meglio si potesse raccogliere nei campionati stranieri, sono un ricordo lontano. Oggi anche i grandi club italiani fanno fatica a difendere i fuoriclasse sbocciati tra le proprie fila dagli impetuosi attacchi di mercato dei club stranieri, che promettono spesso ingaggi faraonici. Per adesso si è in parte riusciti a mettere una pezza grazie all’eccellente lavoro di scouting dei club e di ricerca tattica da parte degli allenatori, ma senza investimenti mirati e visione a lungo termine – leggi: stadio di proprietà – si rischia di perdere ulteriore terreno rispetto a Premier e Liga, ma questa è un’altra storia.

L’importanza del comparto scommesse a livello di sponsor è stato già compreso anche Oltremanica, dove i club di Premier, a partire dal 2026, potranno nuovamente stringere contratti commerciali con aziende legate al settore del betting, con il solo divieto di non mostrarne il logo sulle maglie. Anche in Italia la questione è sul tavolo, del resto il settore calcistico non è fatto solo di giocatori milionari e procuratori con parcelle a sei zeri: dietro esistono un mondo di professionisti che di questo vive e un indotto che crea migliaia di posti di lavoro.

Il nuovo regime ADM

Per il momento il Decreto Dignità non si tocca, ma è in questi giorni entrato in vigore un nuovo regime ADM (l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), l’ente statale che tra le funzioni più importanti, ha il compito di rilasciare le concessioni per l’esercizio del gioco delle scommesse, vigilare sul corretto svolgimento delle attività di gioco e sanzionare eventuali violazioni. È importante sottolineare che l’ADM non ha il potere di sovrastare una legge dello Stato, pertanto il Decreto Dignità resta pienamente in vigore.

Tuttavia l’azione del nuovo regime ADM potrebbe avere un impatto indiretto, migliorando la percezione che del betting si ha a livello istituzionale e di club: attraverso norme più stringenti per quanto riguarda la concessione delle licenze, con un solo sito per licenza e obblighi rafforzati per il gioco responsabile, si otterrebbe un mercato più selettivo, con meno operatori, ma più stabili e controllati e con accountability più chiare. Se veramente si riuscisse a evolvere verso un modello più responsabile allora si potrebbe pensare ad una riapertura parziale di questo tipo di sponsor, con un grande sollievo per le casse dei club e la possibilità di applicare investimenti seri e mirati per lo sviluppo a lungo termine del settore calcistico in Italia.

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