Garlando sul Milan tra Supercoppa e trasferta in Australia
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Garlando sul Milan tra Supercoppa e trasferta in Australia: la dura critica

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Garlando sul Milan tra Supercoppa e trasferta in Australia: la dura critica. Segui le ultimissime sui rossoneri

Il dibattito sul futuro del calcio italiano e sulla sua internazionalizzazione si accende drasticamente. All’interno della sua consueta rubrica “La Sveglia” per La Gazzetta dello Sport, il noto giornalista Luigi Garlando ha analizzato con occhio critico le recenti scelte del calcio nostrano, focalizzandosi in particolare sul Milan e sulla discussa gestione delle trasferte intercontinentali.

Il deserto di Riyadh e il calore negato ai tifosi

Garlando ha esordito descrivendo l’atmosfera surreale del King Saud Stadium durante la sfida tra il Napoli e la compagine rossonera. Nonostante il sold out annunciato, l’inizio della gara è stato caratterizzato da “desolanti squarci gialli” sugli spalti e da una partecipazione del pubblico arabo definita quasi teatrale, ben lontana dal calore dei tifosi italiani.

Secondo la fonte, allontanare una squadra dal cuore del suo popolo per un trofeo ufficiale resta una scelta discutibile. Sebbene la ricerca di nuovi mercati sia una necessità economica, il rischio è quello di smarrire l’anima dello sport. Per i rossoneri, ora guidati dal nuovo allenatore Massimiliano Allegri, il tecnico livornese tornato a Milanello per imporre la sua filosofia basata sulla solidità e sul risultato, il distacco dai propri sostenitori rappresenta un sacrificio non indifferente.

La sfida di Perth e l’incognita arbitri

L’attacco di Garlando si fa ancora più duro quando il tema si sposta sulla partita di campionato da disputare a Perth, a ben 14mila km di distanza. In questo caso, ad essere intaccata è l’uniformità del torneo. Mentre 379 partite di Serie A vedranno la direzione di fischietti italiani, la sfida in Australia potrebbe essere affidata ad arbitri asiatici, creando una disparità evidente. Inoltre, a Perth il tifo sarà tutto per il Diavolo, penalizzando il Como che non potrà contare sulla spinta dei propri fan che avrebbero invece raggiunto facilmente il vicino San Siro.

Il mercato e la gestione di Igli Tare

Oltre alla logistica, Garlando solleva dubbi sulla coerenza economica del club. Mentre la società va “a far la questua” in giro per il mondo, il nuovo DS Igli Tare, l’esperto dirigente albanese incaricato di ricostruire la rosa con acquisti mirati, ha investito cifre importanti come i 37 milioni per Christopher Nkunku. L’attaccante francese, calciatore dotato di grande tecnica e versatilità offensiva, rappresenta un investimento pesante che stride con l’immagine di un club costretto a rincorrere ricavi ovunque.

Sotto la gestione tecnica di Allegri e quella dirigenziale di Tare, il Milan si trova dunque a un bivio: inseguire il business globale o preservare il rispetto per il gioco e per chi lo ama davvero.

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