HANNO DETTO
Fofana Milan, il centrocampista fa impazzire i tifosi: «Un grande onore. Mi sento milanista? Dico questo»
Fofana Milan, il centrocampista fa impazzire i tifosi: «Un grande onore. Mi sento milanista? Dico questo». Le ultimissime
Il centrocampista del Milan, Youssouf Fofana, non è solo uno dei pilastri su cui Massimiliano Allegri farà affidamento per superare l’emergenza infortuni, ma anche un esempio di sensibilità fuori dal campo. Intervistato dai microfoni di Sky Sport, il francese si è raccontato, esprimendo la sua gioia dopo la visita all’Ospedale Buzzi e il suo forte legame con il club e la città.
Il cuore rossonero al Buzzi: «Un onore rappresentare il Milan»
Riguardo alla sua recente visita all’ospedale pediatrico “Vittore Buzzi”, dove ha portato sorrisi ai piccoli pazienti, Fofana ha descritto l’esperienza come emotivamente intensa: «È stato molto forte per me, ma è stata una bella mattinata. È vero, ho visto i bambini tanti sorrisi: ho portato gioia a loro, sì, ma loro hanno fatto lo stesso con me». Il centrocampista ha poi scherzato sull’entusiasmo trovato: «C’erano più milanisti che tifosi di altre squadre! È stato davvero bello».
L’iniziativa ha un significato speciale per il giocatore: «Sono contento che abbiano scelto me per essere qui in rappresentanza del Milan. È un onore anche più grande». Un sentimento che rafforza il suo status nel progetto tecnico di Allegri e del DS Igli Tare.
A casa a Milano: «C’è molto rispetto verso i giocatori»
Fofana ha anche rivelato come vive la sua esperienza nella città meneghina, sottolineando la tranquillità e la privacy che Milano offre. «Come vivo la città? Bene, anche se sono una persona che resta molto a casa. Posso stare a Milano, come in foresteria, alla fine non cambia molto».
Ciò che fa la differenza, per lui e la sua famiglia, è il rapporto con i cittadini: «Ma devo dire una cosa, mi piacciono molto le persone qui: c’è molto rispetto verso i giocatori. Mi fa stare bene e fa stare bene anche la mia famiglia». Un adattamento felice culminato con la risposta alla domanda sulla sua passione: «Se mi sento un po’ milanista? Molto!».
Parole che cementano il suo ruolo in un Milan che ha bisogno non solo del suo talento in campo per sopperire alle assenze di Rabiot e Pulisic, ma anche del suo spirito fuori dal rettangolo verde.
