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Criscitiello analizza il derby: «Ad allenatori invertiti avrebbe vinto l’Inter», poi svela il segreto del rigore parato da Maignan

Milan News 24

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Criscitiello commenta la vittoria rossonera nel derby: dito puntato contro l’inesperienza di Chivu, mentre il gesto tecnico di Maignan sul rigore è un capolavoro di studio

L’eco della vittoria nel Derby della Madonnina continua a risuonare negli studi televisivi, dove l’analisi del successo del Milan di Massimiliano Allegri si intreccia con le critiche alla gestione nerazzurra. Durante l’ultima puntata della trasmissione “Aura Sport”, il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello ha offerto una lettura molto netta della stracittadina, spostando il focus dai giocatori alle panchine. Secondo il giornalista, il vero ago della bilancia non è stato il talento dei singoli, bensì la differenza di esperienza e malizia tra i due tecnici. Criscitiello ha sottolineato come i nerazzurri, guidati da Cristian Chivu, pur esprimendo un buon calcio, stiano raccogliendo troppo poco negli scontri diretti decisivi per l’alta classifica.

L’analisi parte proprio da un confronto impietoso tra la guida tecnica rossonera e quella interista: «Il titolo da fare non è a portieri invertiti avrebbe vinto l’Inter ma ad allenatori invertiti avrebbe vinto l’Inter. L’ho detto tante volte, se hai perso giocando bene con la Juve, Napoli e Milan e hai vinto solo con la Roma, quindi puoi essere bello ma se non balli. Il problema di Chivu è l’inesperienza». Una bocciatura che evidenzia come il “bel gioco” non sia sufficiente se non accompagnato dal pragmatismo necessario per vincere i big match.

Criscitiello e il dettaglio sul rigore parato da Maignan

Ma l’attenzione di Criscitiello si è focalizzata anche sul momento chiave del match: il rigore parato da Mike Maignan all’ex Hakan Calhanoglu. Il direttore ha svelato un retroscena tecnico fondamentale per capire la grandezza dell’intervento del francese, lodando un dettaglio che a molti era sfuggito in diretta:«Io non amo le inquadrature da dietro sui rigori ma nel derby l’ho apprezzata perchè si vedeva proprio che Maignan, e poi ho sentito dei preparatori dei portieri che mi hanno spiegato, non è centrale. Io a primo impatto ho detto ‘Guarda sto deficente contro il miglior rigorista cosa fa’. Lui ha studiato, sapeva che andava li e quindi gli ha dato una spinta maggiore per arrivare meglio sull’angolino basso, lui doveva avere più spazio per tuffarsi. La posizione di Maignan sembra da folle ma invece è tutto studiato, e la reattività sulla respinta di buttare fuori la palla vale ancora più della parata».

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