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Classifica cannonieri, Pulisic tra i primi: la quota per la vittoria finale è molto bassa. Quanti gol serviranno?

Milan News 24

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Classifica cannonieri – Pulisic tra i primi posti insieme a Nico Paz, Calhanoglu e Orsolini. La cifra per la vittoria finale è molto bassa

La Serie A si avvia verso la conclusione del girone d’andata e, dopo dodici giornate, la classifica dei marcatori presenta un dato insolito che merita un’attenta analisi. In testa alla graduatoria dei bomber si trovano ben quattro giocatori, tutti appaiati a quota 5 reti: Hakan Calhanoglu, il regista turco e specialista dei calci piazzati dell’Inter; Riccardo Orsolini, l’ala destra del Bologna nota per il suo piede mancino potente; Christian Pulisic, l’esterno statunitense del Milan, sempre più uomo chiave del Diavolo; e il giovane e promettente Nico Paz del Como.

Un Trend Storico: Capocannonieri a Ritmo Ridotto

Questa leadership condivisa a sole 5 marcature dopo 12 turni rappresenta una delle quote più basse della storia recente del massimo campionato italiano. Se si confronta questo dato con le stagioni passate, dove spesso si vedevano attaccanti toccare le 8-10 reti in questo arco temporale, l’attuale lentezza realizzativa è evidente.

Il fenomeno può essere attribuito a diversi fattori: una maggiore distribuzione dei gol all’interno delle rose, una ritrovata solidità difensiva in molte squadre e forse un’assenza momentanea di un dominatore assoluto in attacco, come è accaduto in passato con fuoriclasse del calibro di Ciro Immobile o Cristiano Ronaldo.

La Proiezione: Un Capocannoniere da Record (al Ribasso)

L’aspetto più intrigante di questa statistica riguarda la proiezione finale per il titolo di Capocannoniere della Serie A.

Se il trend realizzativo dei leader attuali dovesse mantenersi costante fino alla fine del campionato, ovvero se i marcatori in testa continuassero a segnare alla stessa media attuale (5 gol in 12 giornate, circa 0.42 gol a partita), la proiezione finale porterebbe il vincitore della classifica cannonieri a sole 16 reti.

Un totale di 16 gol rappresenterebbe un record al ribasso per il vincitore del titolo di miglior marcatore del campionato italiano negli ultimi due decenni, dove la quota vincente si è quasi sempre attestata ben al di sopra delle 20 marcature. Questo scenario suggerisce che, per infrangere questo “record di lentezza”, i leader attuali o qualche altro attaccante di peso dovrà necessariamente alzare il proprio ritmo realizzativo nel girone di ritorno per evitare un finale di stagione con un capocannoniere insolitamente “modesto” dal punto di vista numerico.

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