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Caso Theo Hernandez: il Milan non risponde e rilancia le accuse. Tutti i motivi che hanno portato il francese lontano da Milanello
Caso Theo Hernandez, il Milan ha letto l’intervista del francese ma non intende replicare. Ecco tutti i motivi che hanno spinto il francese lontano da Milanello
Il silenzio di via Aldo Rossi alle dure parole di Theo Hernandez non è sinonimo di imbarazzo, bensì di una precisa scelta strategica. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la dirigenza rossonera considera il capitolo «chiuso» e non prova alcun pentimento per la cessione del francese all’Al-Hilal. Al contrario, le recenti dichiarazioni del terzino avrebbero rafforzato la convinzione che l’addio fosse l’unica soluzione possibile.
Caso Theo Hernandez, la verità del club: comportamenti e “tradimenti”
Dietro la separazione non ci sarebbero solo ragioni economiche, ma una serie di mancanze che il club non ha mai digerito:
- Fascia e Leadership: Nonostante la fiducia della società, che lo aveva reso capitano, Theo avrebbe deluso nei momenti chiave. Dal celebre caso del cooling break di Roma al rigore sottratto a Pulisic a Firenze, il club ha percepito una mancanza di sostegno verso il progetto tecnico.
- Danni sportivi ed economici: La dirigenza imputa a Hernandez una scarsa preparazione atletica e, soprattutto, l’espulsione contro il Feyenoord, costata al Milan l’eliminazione dalla Champions League e un pesantissimo danno economico.
- Vita extra-campo: Il Milan sostiene di averlo protetto anche a fronte di abitudini «non da top player» fuori dal campo, che si riflettevano in un’intensità in allenamento inferiore alle attese.
Il nodo rinnovo e la fuga in Arabia
Sul fronte contrattuale, la versione rossonera smentisce il romanticismo del calciatore. Theo avrebbe inizialmente chiesto oltre 8 milioni di euro netti, superando il tetto fissato per Leao. Ma la prova definitiva della sua volontà di restare «evaporata» sarebbe stata la rapidità con cui ha accettato i 25 milioni annui degli arabi, a differenza di compagni come Tomori, che ha rifiutato Juventus e Tottenham per amore della maglia e che ora si appresta a firmare il rinnovo.