Borghi analizza Milan Fiorentina: Pioli torna da campione, Allegri deve reinventarsi tra Leao e assenze pesantissime

Borghi, noto giornalista, ha commentato la gara di domani tra Milan e Fiorentina a San Siro: Allegri costretto a reinventarsi

Sul suo canale YouTube, il giornalista e telecronista Stefano Borghi ha commentato la sfida di domenica sera tra Milan e Fiorentina, sottolineandone i numerosi spunti di interesse.

«È una partita con tantissimi motivi di interesse, perché sarà il ritorno di Stefano Pioli a San Siro, il tecnico dell’ultimo scudetto, perché c’è un Milan che è partito splendidamente nonostante gli inciampi estivi, compresi la prima giornata contro la Cremonese», ha esordito Borghi.

Secondo l’analista, entrambi gli allenatori devono risolvere dei veri e propri nodi tattici. I conti più complessi sono quelli di Massimiliano Allegri, che deve affrontare due questioni centrali. La prima riguarda Rafael Leao: «Non tanto legata ai comportamenti e al valore del portoghese, che comunque rimane il principale se non esclusivo artefice del proprio futuro, ma Leao adesso è recuperato ed è da inserire, in un sistema che fin qui ha funzionato benissimo».

La seconda e più pressante urgenza per Allegri è come sopperire alle assenze molto importanti: «Gli infortuni avuti da Pulisic e Rabiot in nazionale non sono infortuni leggeri e privano Allegri di due giocatori centrali».

Milan Fiorentina, il dilemma dell’attacco e il ruolo di Loftus-Cheek

Borghi si è concentrato sulle possibili soluzioni ai forfait: «Leao entra ed è sicuramente una risorsa anche se poi da mettere a sistema». Questa scelta determinerà l’intero impianto offensivo rossonero.

A centrocampo, il sostituto di Rabiot sarà l’inglese Ruben Loftus-Cheek: «Rabiot verrà sostituito da Loftus-Cheek che a livello di caratteristiche, almeno superficialmente, siamo lì. In realtà cambieranno tante cose perché l’inglese sarà l’incursore in attacco e invece Fofana, che è stato l’attaccante ombra del Milan fino a questo momento, tornerebbe ad avere un ruolo più di equilibrio vicino a Modric».

La sfida sarà quindi per Allegri un’occasione per testare la profondità e la duttilità del suo sistema, costretto a una vera e propria metamorfosi per mantenere la rotta vincente.