Balotelli al Festival dello Sport: «Prima del Milan...»
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Balotelli chiude il Festival dello Sport: «La finale di Champions League, l’Inghilterra e quel retroscena prima di firmare con il Milan»

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Balotelli, ex attaccante del Milan, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni dal Festival dello Sport a Trento

Dopo quattro giorni intensi, che hanno visto sul palco di Trento tantissimi protagonisti del mondo dello sport, il Festival organizzato da La Gazzetta dello Sport si è concluso con l’intervista a Mario Balotelli.

L’ex attaccante di Milan e Inter – tra le altre – è stato l’ultimo a essere intervistato, ripercorrendo le tappe salienti della sua carriera. Il classe ’90 ha esordito parlando di come ha iniziato a giocare a calcio: «Ho cominciato a giocare a 3 anni, lo facevo al parco e in strada. Da ragazzo volevo provare ad andare all’estero e i miei fratelli avevano trovato un contatto a Barcellona. Ho fatto un mesetto lì, solo che il Lumezzane chiedeva tanti soldi e io avevo 15 anni. Il Barcellona aveva un’ottima cantera e non voleva spendere così tanto per un giovane».

Balotelli: dalla Champions all’Inghilterra: la maglia ‘Why Always Me?’

Balotelli è poi tornato con emozione sulla finale di Champions League giocata con l’Inter, un momento indimenticabile: «Sono quelle esperienze che ti rimangono dentro e vorresti rivivere ogni giorno. È stato un sogno». Riconoscendo l’importanza del club nerazzurro, ha però sottolineato come l’esperienza successiva sia stata più formativa: «L’Inter ha fatto parte della mia crescita, ma secondo me è l’Inghilterra che mi ha formato di più».

Proprio sull’esperienza inglese, quando vestiva la maglia del Manchester City, ha svelato il retroscena dietro la famosa maglietta con la scritta «Why always me?»: «Non ero vicino casa, ero anche da solo. L’ho fatta il giorno prima con il magazziniere perché era un periodo un po’ particolare, ero al centro dei problemi. È stato uno sfogo simpatico».

Il Retroscena Juventus E La Critica Alla Nazionale

L’attaccante ha poi reso svelato un inatteso retroscena di mercato che riguarda il Milan: «Qualche anno fa in teoria dovevo andare alla Juventus, ma alla fine ho firmato con il Milan». Una rivelazione che dimostra quanto la sua carriera sia stata costellata di colpi di scena.

Infine, Balo ha parlato anche della Nazionale azzurra, evidenziando un cambiamento nella mentalità dei nuovi talenti: «Non c’è più quella fame, quella voglia di indossare la maglia del tuo paese. Quando ero in Nazionale ero fiero di rappresentare l’Italia». Una critica che si allinea al dibattito attuale sulla motivazione dei giovani calciatori.

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