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Allegri torna da nemico allo Stadium 12 anni dopo: le idee del livornese per fare scacco matto a Tudor e battere la Juve
Allegri tornerà da nemico allo Stadium 12 anni dopo l’ultima volta: Max ha le idee chiare per fare scacco matto a Tudor e battere la Juve
Il Milan è pronto per il secondo big match nel giro di una settimana. Dopo la fondamentale vittoria contro il Napoli, i rossoneri si preparano ad affrontare la Juventus domenica sera alle 20:45 all’Allianz Stadium. Questa sfida non è solo cruciale per la classifica di Serie A, ma porta con sé una componente emotiva e storica unica: il ritorno di Massimiliano Allegri a Torino da avversario dopo ben dodici anni.
Come ricorda La Gazzetta dello Sport, l’ultima volta che Allegri entrò nell’impianto bianconero da nemico fu il 6 ottobre 2013, quando allenava ancora il Milan (da cui sarebbe stato esonerato a gennaio). Quella partita fu vinta dalla Juventus di Antonio Conte per 3-2. In mezzo, Allegri ha scritto pagine storiche in bianconero, e ora è tornato a Milanello, dove vuole prendersi le sue rivincite personali, forte di un Milan che ha contribuito a rifondare.
Il 3-5-2 E Il Rinnovamento Di Allegri: Equilibrio E Solida Difesa
Il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri, dopo un anno sabbatico, è stato caratterizzato da un approccio tattico che, pur mantenendo i suoi principi di solidità ed equilibrio, ha dato una nuova impronta al Milan. Il tecnico livornese ha ridisegnato la squadra con un 3-5-2, un modulo che garantisce una solidità difensiva fondamentale, ma che permette anche di sfruttare al meglio l’estro dei suoi talenti offensivi.
L’efficacia del nuovo assetto è dimostrata dal primato in classifica e dalle recenti prestazioni. Il DS Igli Tare ha costruito una rosa versatile, mettendo a disposizione di Allegri i giocatori ideali per questo sistema, come l’instancabile Luka Modrić a centrocampo.
Pulisic Leader E L’Importanza Del Lavoro Oscuro Di Giménez
In assenza di Rafael Leao, l’attacco rossonero ha trovato un nuovo leader in Christian Pulisic. L’americano è salito in cattedra con giocate decisive e gol, un leader tecnico su cui il Milan si affiderà anche domenica.
Accanto a lui, il favorito per una maglia da titolare è Santiago Giménez. L’attaccante messicano, che in estate era dato “sul piede d’addio”, si sta ritagliando un posto nelle “grazie di Massimiliano Allegri” grazie al suo “lavoro oscuro”. Il suo sacrificio e l’impegno nel far salire la squadra sono un elemento di equilibrio tattico che Allegri apprezza enormemente.
Dalla panchina, l’allenatore potrà contare su due armi di lusso: Christopher Nkunku, che sta crescendo in condizione, e Rafael Leao, che spera di essere più incisivo rispetto alla comparsata contro il Napoli. La profondità della rosa è la vera forza del Milan, permettendo a Allegri di variare le soluzioni offensive per cercare la vittoria e consolidare la tesi: il Milan è già una seria candidata allo Scudetto.
