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Allegri vs Conte: la rivalità che non ti aspetti, Tra stima e colpi di scena. Prima del Milan al livornese era stata promessa quella panchina!
Allegri contro Conte: rapporto di stima reciproca nonostante i tanti incroci passati non solo sul campo. De Laurentiis aveva scelto il livornese
Il big match di Serie A tra il Milan di Massimiliano Allegri e il Napoli di Antonio Conte non è solo uno scontro cruciale per la classifica, ma è anche il palcoscenico di una rivalità tra due tecnici che, pur essendosi sfiorati poche volte direttamente, hanno una storia di incroci virtuali e stima reciproca profonda. A svelare i retroscena di questo rapporto è il giornalista Sandro Sabatini sul suo canale Youtube.
Secondo Sabatini, la relazione tra i due allenatori è stata “molto periferica, si sono sfiorati, si sono incrociati direttamente poche volte, virtualmente un sacco di volte”. Il giornalista ha riportato due aneddoti che dimostrano quanto le loro carriere si siano intrecciate, spesso in modo inatteso.
Gli Incroci Segreti tra Napoli e Juventus
Il primo e più recente retroscena riguarda il Napoli. Pochi mesi fa, “Aurelio De Laurentiis aveva scelto proprio Massimiliano Allegri che con una stretta di mano gli aveva virtualmente consegnato il Napoli in caso di addio, di divorzio a fine stagione con Antonio Conte che poi non si è verificato”. Un colpo di scena che avrebbe potuto ridisegnare la panchina azzurra e che sottolinea come la figura di Allegri sia sempre stata considerata un’alternativa di lusso per i top club.
Il secondo episodio risale al 2019, quando Antonio Conte fu messo in preallarme dalla Juventus per l’eventuale sostituzione di Allegri. Dopo la sconfitta per 2-0 contro l’Atletico Madrid in Champions League, Sabatini ricorda che “c’era stata una cena tra Paratici e Conte a metà fra le partite di andata e di ritorno con l’Atletico Madrid”. Il piano, però, non si concretizzò, poiché “al ritorno la Juve vinse 3-0 con Massimiliano Allegri che tra l’altro si era inventato anche una prima versione del braccetto che faceva anche il centrocampista. E ricordate che era il tedesco Emre Can”. La panchina, quell’anno, andò poi a Sarri.
Stima Profonda Oltre la Narrazione Pop
Nonostante questi incroci che avrebbero potuto “screpolare” il rapporto, Sandro Sabatini assicura che tra i due allenatori vige una profonda stima. Entrambi, infatti, sono accomunati dalla capacità di ignorare le chiacchiere e rispondere con i fatti sul campo, anche a costo di andare “contro la narrazione più pop e più accattivante, diciamo così”.
Questo pragmatismo è ciò che oggi caratterizza il Milan di Massimiliano Allegri, supportato dalle mosse del DS Igli Tare. La sfida di domani sera non sarà solo un duello tattico, ma un confronto tra due dei tecnici più vincenti e rispettati del panorama europeo, pronti ancora una volta a lasciare che siano i risultati a parlare per loro.
