HANNO DETTO
Albertini analizza: «Milan Como a Perth? Va tenuto in conto il cambiamento globale in atto rispetto ai miei tempi ma i tifosi sono penalizzati perchè…»
Albertini, ex rossonero, ha analizzato la decisione ufficiale sulla sfida tra Milan e Como che verrà disputata a Perth: le sue dichiarazioni
La decisione di far disputare Milan-Como a Perth, in Australia, nel mese di febbraio ha scatenato un intenso dibattito tra addetti ai lavori e tifosi. La mossa, avallata dalla UEFA e sostenuta dalla Lega Serie A per sfruttare l’indisponibilità di San Siro durante i Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, è una chiara operazione di marketing globale.
A commentare la scelta è intervenuto l’ex bandiera rossonera Demetrio Albertini, intervistato dal collega Rocchi ai microfoni della RAI. Albertini, pur riconoscendo i cambiamenti epocali nel mondo del calcio e della comunicazione, ha puntato il dito sul fattore più cruciale e, a suo avviso, più sacrificato: i tifosi.
Albertini: Riconoscere I Cambiamenti Ma Trovare L’Equilibrio
Albertini ha premesso che le dinamiche attuali non possono essere contestualizzate con il calcio di vent’anni fa, citando i radicali cambiamenti di “generazioni, modi di vivere, stili di vita e anche modi diversi di comunicare”. La trasferta australiana è, di fatto, un “mezzo per comunicare” il brand Serie A a un altro continente.
Tuttavia, il giudizio del grande ex centrocampista si è concentrato sul lato umano ed economico della questione:
«Oggettivamente bisogna tenere conto anche del core business principale di questo sport: i tifosi. Loro ci rimettono».
Albertini ha sottolineato come la possibilità di vedere il calcio in televisione non possa sostituire l’esperienza dello stadio per chi sostiene la squadra. La sfida, secondo l’ex rossonero, è “trovare l’equilibrio giusto” tra le opportunità commerciali (come quella spinta dall’AD Furlani per massimizzare l’esposizione del Milan) e i diritti della “core business” rappresentato dalla base di fan locale.
Le Implicazioni Per Il Milan Di Allegri E Tare
La decisione, sebbene finalizzata a un guadagno economico significativo che il DS Igli Tare potrà sfruttare per le future strategie di mercato ha un costo in termini logistici ed emotivi.
Per l’allenatore Massimiliano Allegri, la trasferta di quasi 20 ore di volo (già criticata dal dottor Tavana) aggiunge una variabile di stress nel pieno della corsa Scudetto. Per i tifosi, invece, resta il rammarico di perdere una gara casalinga, un sacrificio necessario per un’operazione che, come evidenziato da Albertini, sposta l’asse del calcio sempre più lontano dalle sue radici.
