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Gabbia lavora a Milanello, il difensore ha una speranza: c’è un piano per il rossonero
Gabbia è rimasto in Italia, conserva però una speranza, il piano del Milan per il difensore e leader rossonero
Mentre la spedizione dei rossoneri è sbarcata nel caldo di Riyad per l’inizio delle Final Four di Supercoppa Italiana, un silenzio operoso avvolge i campi di Milanello. Tra i grandi assenti sul volo charter che ha portato la squadra in Arabia Saudita spicca il nome di Matteo Gabbia, il difensore centrale classe ’99 che, grazie a una crescita costante e prestazioni di alto livello, è diventato il vero leader silenzioso della retroguardia del Diavolo.
Terapie a Milanello: le condizioni del ginocchio
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Gabbia non ha potuto seguire i compagni a causa di un problema al ginocchio che richiede cure specifiche. Invece di affrontare il lungo viaggio e il clima del deserto, il calciatore — apprezzato per il suo senso della posizione e la capacità di guidare i compagni con carisma e affidabilità — è rimasto nel centro sportivo di Carnago.
L’obiettivo dello staff medico della compagine meneghina è chiaro: sottoporre il difensore a un ciclo intensivo di terapie per sfiammare l’articolazione e testarne la stabilità. Nonostante il forfait per la semifinale, Gabbia sta lavorando duramente con l’obiettivo di non terminare anzitempo la sua avventura in questa competizione.
Il “patto” con la squadra: finale nel mirino
La strategia del giocatore e del club di via Aldo Rossi è legata a doppio filo al risultato del campo. Il cuore del difensore è infatti diviso tra il lettino dei massaggi e il rettangolo verde: la speranza di Gabbia è che i suoi compagni riescano a superare lo scoglio rappresentato dal Napoli di Antonio Conte, tecnico noto per la sua capacità di trasformare ogni partita in una battaglia agonistica totale.
Se il Milan dovesse staccare il pass per l’atto conclusivo del torneo, Gabbia è pronto a salire sul primo volo disponibile per raggiungere Riyad. Massimiliano Allegri, l’allenatore toscano che fa della solidità difensiva e della gestione dei momenti critici i suoi punti di forza, conta di riabbracciare il suo baluardo difensivo per la finalissima di lunedì. Avere a disposizione un elemento della sua esperienza e dedizione sarebbe fondamentale per dare l’assalto al primo trofeo del 2025.