HANNO DETTO
Milan Sassuolo, Marocchi individua le difficoltà dei rossoneri contro le ‘piccole’
Milan Sassuolo, Marocchi individua le difficoltà dei rossoneri contro le ‘piccole’. Segui gli aggiornamenti
Il pareggio per 2-2 contro il Sassuolo ha riacceso il dibattito sulla difficoltà cronica che il Milan incontra nell’affrontare le squadre posizionate nella parte destra della classifica, o comunque avversarie ritenute più alla sua portata. Giancarlo Marocchi, ex giocatore e commentatore, ha analizzato il problema nel corso del consueto appuntamento domenicale con Il Club su Sky Sport, escludendo che possa trattarsi di una semplice casualità.
“Se è un caso il fatto che il Milan contro le ‘piccole’ fa più fatica? Quando si ripete non può essere un caso“, ha sentenziato Marocchi, trasformando l’osservazione in una verità statistica e tattica. Secondo l’analisi dell’ex calciatore, la differenza di rendimento dei rossoneri è direttamente collegata all’atteggiamento e alla compattezza che la squadra adotta a seconda dell’avversario.
La Mancanza di Compattezza e il Ruolo di Loftus-Cheek
Quando il Diavolo affronta squadre forti e di pari livello (o superiori), la reazione istintiva è quella di compattarsi, stringendo le linee. Questo approccio, secondo Marocchi, aiuta automaticamente la difesa e il portiere, riducendo gli spazi d’azione per l’avversario.
Quando invece accade il contrario – ovvero contro squadre teoricamente inferiori che si chiudono – il Milan tende a proiettare in avanti i suoi centrocampisti, come Ruben Loftus-Cheek (erroneamente citato come Rabiot nella fonte, ma interpretato come il centrocampista più offensivo del Milan). È proprio questo sbilanciamento a creare la falla tatticadecisiva.
Marocchi spiega: “Quando avviene il contrario, porti avanti Rabiot (Loftus-Cheek) e si creano degli spazi, ecco che c’è il Sassuolo che ha delle qualità che ti fa 2 gol e pareggia a San Siro“. Gli spazi eccessivi che si aprono tra centrocampo e difesa vengono sfruttati con facilità dalle squadre avversarie dotate di qualità e rapidità, vanificando gli sforzi offensivi dei rossoneri.
La Necessità di un Centravanti e il Lavoro di Tare
Questa analisi non fa che rafforzare la tesi secondo cui il Milan di Massimiliano Allegri, il tecnico livornese, ha bisogno di maggiore equilibrio e di un centravanti di peso per sbloccare queste partite senza doversi sbilanciare eccessivamente.
Igli Tare, il nuovo Direttore Sportivo e esperto dirigente albanese, deve prendere atto che il problema non è solo la qualità dei singoli in attacco (Nkunku non sufficiente), ma anche una questione tattica legata all’assenza di un terminale offensivo efficace. L’arrivo di un giocatore come Niclas Füllkrug potrebbe aiutare il Diavolo a gestire meglio il baricentro in fase offensiva e a ridurre l’esposizione difensiva, fondamentale in vista della Supercoppa e del proseguo del campionato.