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Marelli spiega: «Pavlovic? Niente rigore per tre motivi ma Collu sbaglia la motivazione. Ecco perchè»

Milan news 24

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Marelli, ex arbitro e noto opinionista, ha commentato la decisione di non assegnare il rigore alla Lazio dopo il tocco di Pavlovic

Il finale incandescente di Milan-Lazio è stato segnato da un episodio da moviola che ha portato la società biancoceleste a scegliere il silenzio stampa in segno di protesta. Al centro della bufera c’è il presunto fallo di mano di Pavlovic in area rossonera. La dinamica è stata complessa: all’ultimo dei 5 minuti di recupero, i biancocelesti hanno chiesto il rigore sulla girata di Romagnoli, spingendo la sala VAR di Lissone a richiamare l’arbitro Collu per la review a bordo campo.

Dagli studi di DAZN, Luca Marelli, moviolista ed ex-arbitro, si era già sbilanciato in presa diretta sulla non concessione del penalty. Marelli aveva subito ravvisato la complessità dell’azione, confermando che il braccio del difensore non si muoveva attivamente verso il pallone:

PAROLE«Stanno controllando il braccio di Pavlovic che si era avvinghiato a un avversario. C’era una trattenuta di Pavlovic molto leggera e il giocatore della Lazio fa blocco. Il braccio si allarga dopo il contatto col pallone, ma non vedo movimenti verso il pallone del braccio. Semplicemente è un braccio che si trova in quella posizione, a mio parere non ci sono elementi per il calcio di rigore. È vero la posizione è non naturale perché sta trattenendo un giocatore, ma è vero che il giocatore della Lazio sta facendo blocco».

Dopo l’attesa revisione, l’arbitro Collu ha confermato la non concessione del rigore ma ha giustificato la sua decisione con una motivazione differente.

LA DECISIONE FINALE«Il braccio del numero 31 del Milan sia in posizione non congrua, ma in seguito al fallo subito». Dunque, niente rigore per la Lazio e punizione per il Milan per il fallo su Pavlovic.

Nel dopo-gara, Marelli ha ribadito che la decisione di non assegnare il rigore era giusta, ma ha specificato come la procedura e la motivazione comunicata da Collu fossero errate. L’ex arbitro ha infatti elencato i motivi protocollari per cui il tocco di Pavlovic non era punibile, indipendentemente dal fallo subito:

Marelli, la spiegazione sul mancato rigore

LA REPLICA NEL POST-GARA«Quello di Pavlovic non è mai calcio di rigore per tre motivi: l’estrema vicinanza dei giocatori, perché Il braccio non si muove verso la palla, e perché Pavlovic cerca di guardare qualcosa, ma è di spalle. Non ci sono gli elementi per l’assegnazione di un calcio di rigore».

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