HANNO DETTO
Di Canio non ha dubbi: «Leao nel Milan deve giocare sempre ma l’assenza di questo giocatore crea un problema enorme»
Di Canio, ex calciatore e noto opinionista, ha dato un’interessante interpretazione sull’assenza di Rabiot in casa Milan
L’ex attaccante e opinionista Paolo Di Canio è intervenuto al Club di Sky Sport 24 per commentare la situazione del Milan, reduce da prestazioni altalenanti e condizionate dalle assenze pesanti.
Di Canio ha esordito riconoscendo che «Le assenze sono determinanti», tracciando un paragone con il Manchester City per sottolineare l’importanza dell’equilibrio: quando il City ha ritrovato qualità offensiva, ha difeso meglio.
Di Canio, la crisi di gioco del Milan e la dipendenza da Leao
Il Milan, secondo Di Canio, ha perso la disciplina e l’equilibrio che lo avevano contraddistinto: «Dalla Cremonese in poi, il Milan è cresciuto e aveva undici giocatori che correvano nelle due fasi, con equilibrio, disciplina, giocavano in funzione del compagno». In quel periodo, il Milan finalizzava «subendo zero gol».
Il cambio di rotta è evidente: «Le ultime cinque il Milan ne ha fatti 8 e subiti 6: il gioco è di squadra, non si scappa».
La critica si concentra poi sulla dipendenza e l’atteggiamento di Leão: «Se tu aspetti solo che Leao faccia gli strappi, nell’economia della gestione della partita il fatto che non dia mai un riferimento e addirittura cammini lo supporti».
Il ruolo centrale di Rabiot
L’assenza di un giocatore specifico è stata decisiva. Di Canio è categorico sull’importanza di Adrien Rabiot: «Senza l’aiuto di Rabiot i gol da dove vengono? Questa squadra è cresciuta quando ha giocato di squadra».
Il portoghese «deve giocare sempre, è quello più qualitativo», ma «se non c’è Rabiot da quella parte è un grandissimo problema» per l’equilibrio e la fase offensiva.
