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Milan Fiorentina, la vittoria rossonera fa sprofondare i viola: Pioli ultimo, nell’ambiente si respira che…
Milan Fiorentina, la vittoria rossonera fa sprofondare i viola: Pioli ultimo, nell’ambiente si respira che… Le ultimissime
Mentre il Milan festeggia il primato in solitaria, la Fiorentina precipita in fondo alla classifica, sprofondata nell’ultimo posto con soli tre punti dopo sette giornate. La sconfitta subita ieri sera a San Siro è solo l’ultimo capitolo di un avvio di stagione disastroso, che ha lasciato l’ambiente viola tra incredulità e rabbia.
L’attuale situazione rappresenta la peggior partenza nell’era dei tre punti, uno score assolutamente inatteso per una società che in estate aveva investito quasi 100 milioni di euro sul mercato, alimentando sogni di Champions League. Oggi, invece, la realtà è una lotta per non affondare.
Il paradosso della Fiorentina è che la crisi di risultati non ha, finora, scalfito la posizione di Stefano Pioli. Nonostante il malcontento popolare, con la Curva Fiesole che ha chiesto la testa del DS Daniele Pradè, la società ha ribadito la fiducia nel tecnico. La scelta di puntare su Pioli è legata a un progetto triennale ben definito e a un contratto oneroso, che rende un esonero complesso e, al momento, sgradito alla dirigenza.
Tuttavia, i numeri sono spietati. La squadra è ultima in Serie A e il gioco latita, come sottolineato anche da Ivan Zazzaroni che ha definito la prestazione contro il Milan «orribile» nel primo tempo. La difesa appare vulnerabile, il centrocampo leggero e l’attacco non incide, nonostante la presenza di giocatori di livello.
Pioli stesso, pur vedendo la classifica «brutta», ha cercato di mantenere alta la morale, dicendosi preoccupato per i risultati ma non per l’atteggiamento: «Sarei preoccupato se la squadra fosse timorosa e non lottasse». Eppure, la sensazione di una squadra «sospesa nei vuoti» è palpabile.
La sosta per le Nazionali arriva come un’ultima ancora di salvezza per la Fiorentina. Da mercoledì, Pioli avrà il difficile compito di ritrovare la quadratura del cerchio e invertire la rotta. Il calendario futuro, con impegni insidiosi, non ammette ulteriori passi falsi. La Viola deve dimostrare di meritare ben altro che l’ultimo posto in classifica.
