Condò sicuro: «Chi uscirà meglio dal prossimo ciclo di cinque partite vincerà lo scudetto. Il Milan di Allegri…»

Condò, noto giornalista, ha analizzato la corsa scudetto in Serie A: Milan di Allegri con un calendario meno fitto ma più difficile

Il giornalista del Corriere dello Sport Paolo Condò, nel suo ultimo editoriale, ha analizzato l’importanza cruciale del nuovo ciclo di partite che sta per iniziare, destinato a ridefinire le gerarchie del campionato e delle coppe europee prima della prossima sosta di novembre.

PAROLE – «Se si esclude il Napoli dell’anno scorso, per esempio, i futuri campioni d’Italia hanno sempre dominato questo terzo tratto che inizia oggi, e nel giro di sole tre settimane ci farà vedere cinque turni di campionato più due di coppe europee. Se andate a leggere le dichiarazioni di queste ore dei vari allenatori, tutti parlano di tour de force», ha evidenziato Condò, sottolineando come questo periodo sia tradizionalmente il banco di prova per le squadre con ambizioni da Scudetto.

Condò e il tema Milan: assenze pesanti e il vantaggio della profondità della rosa

Condò si è poi concentrato sul Milan e sulla complessa gestione che attende Massimiliano Allegri:

«Il Milan di partite ne ha solo cinque ma le due più impegnative, Atalanta fuori e Roma in casa, sono a distanza di cinque giorni. Allegri deve gestire la perdita di due dei suoi quattro pilastri, Rabiot e Pulisic, e questo è un grande tema del periodo perché il virus Fifa si fa sempre sentire qui».

L’assenza dei due titolari, pilastri sia per la qualità che per l’equilibrio tattico, costringe Allegri a un lavoro di riprogettazione d’emergenza. Tuttavia, Condò individua in questa difficoltà un meccanismo che, paradossalmente, favorisce le grandi big:

«Ma attenzione. Proprio per questo motivo le sorprese si diradano, perché le grandi squadre hanno ricambi all’altezza, le altre meno, e il fossato si allarga».

Il ragionamento del giornalista è chiaro: le squadre con organici più completi riescono ad assorbire meglio le perdite causate dalle Nazionali e dal calendario serrato. Per il Milan, la sfida è trasformare l’emergenza in un’occasione per dimostrare la profondità e la forza della rosa, capitalizzando il vantaggio sui club con minori alternative di livello.