Rabiot già leader del Milan: quel paragone con Reijnders...
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Rabiot già leader del Milan: quel paragone con Reijnders è impietoso, a Milanello e in società c’è una netta sensazione sul francese rispetto all’ex centrocampista

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Rabiot, oltre alle doti tecniche, ha portato al Milan personalità, leadership e carisma: upgrade netto rispetto a Reijnders?

Il cruciale scontro al vertice tra Juventus e Milan all’Allianz Stadium sarà una sfida dal sapore speciale per Adrien Rabiot. Il centrocampista francese farà il suo ritorno a Torino da ex, ma con addosso la maglia del Milan capolista, dimostrando il suo valore come innesto strategico voluto dal DS Igli Tare per il tecnico Massimiliano Allegri.

Alessandra Gozzini, sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, analizza l’impatto di Rabiot sul nuovo centrocampo rossonero, sottolineando come il giocatore sia ormai l’emblema della “qualità e resistenza” su cui si fonda l’attuale successo del Milan.


Rabiot: Il Vero Upgrade Di Allegri E Tare

L’arrivo di Adrien Rabiot è stato un vero e proprio salto di qualità per la mediana del Milan. La giornalista lo identifica come il “vero sostituto di Reijnders come mezzala mancina”, ma con un bagaglio infinitamente superiore: se il predecessore aveva conquistato uno status internazionale, Rabiot ha portato con sé un “carico di ventuno trofei conquistati tra club e nazionale”.

Il francese, che ha giocato 360 minuti dal suo arrivo, è l’“infaticabile” del centrocampo: «Rabiot è un instancabile tuttofare». A differenza di Reijnders, che aveva meno compiti di copertura, Rabiot è un giocatore a tutto tondo, in grado di garantire sia inserimenti (nell’ultima stagione in Ligue 1 aveva segnato solo un gol in meno del totale di Reijnders in Serie A) sia una copertura fondamentale per la disciplina tattica voluta da Massimiliano Allegri.


Carisma E L’Esempio Di Modrić: La Leadership Del Centrocampo

Il contributo più significativo di Adrien Rabiot, al pari di quello del suo compagno Luka Modrić (altro colpo maestro del DS Igli Tare), risiede nella leadership. Mentre Reijnders aveva chiuso la sua esperienza rossonera da ottavo in classifica, mostrando “scarsa leadership” nonostante i grandi numeri, Rabiot è “autorevole” e il suo “carisma è riconosciuto”.

Questa nuova gerarchia in campo ha innescato uno spirito positivo e una mentalità vincente: «C’è uno spirito forte, giochiamo con uno stato d’animo positivo, ci divertiamo anche a difendere». L’ammirazione di Rabiot per il collega croato è palpabile: «E poi giocare con Luka è facile, non so come faccia a correre così per 90 minuti a 40 anni. Abbiamo tanta qualità, anche nei giovani».


Il Ritorno Da Ex: Orgoglio Rossonero E Obiettivo Vittoria

La super sfida contro la Juventus è per Rabiot un momento di grande emozione, ma la concentrazione è tutta sul presente e sugli obiettivi del Milan:

«Sono contento di tornare allo Stadium. Siamo in testa, sarà una bella partita. Per me sarà emozionante, ho fatto cinque anni lì e mi sono trovato molto bene. Ora sono al Milan e spero di vincere qui».

Il messaggio finale, ribadito ai suoi milioni di follower con due cuori, uno rosso e uno nero, chiarisce ogni dubbio sulla sua attuale appartenenza e determinazione: “Sono orgoglioso della mia squadra”. Adrien Rabiot è il leader silenzioso e infaticabile che Allegri aveva chiesto e che il DS Igli Tare ha saputo consegnargli.

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