Modric domina in Serie A, il centrocampista del Milan primeggia: nella doppia fase

Modric che numeri sia in fase offensiva che fase difensiva! Tra passaggi riusciti e possessi intercettati

L’arrivo di Luka Modrić al Milan ha scatenato reazioni contrastanti tra tifosi ed esperti. C’era chi temeva che l’età avanzata del centrocampista croato, ormai 40enne, potesse limitarne il rendimento e chi, invece, nutriva la speranza di rivedere a San Siro la classe cristallina di un fuoriclasse del calibro del Pallone d’Oro 2018. A distanza di poche partite, i numeri non lasciano spazio a dubbi: il metronomo di Zadar si sta rivelando un acquisto azzeccatissimo per i rossoneri.

Le statistiche, fornite dalla rinomata agenzia Opta, parlano chiaro e dipingono il profilo di un giocatore che non ha perso un grammo della sua influenza in campo. Il centrocampista, noto per la sua visione di gioco e la capacità di dettare i tempi, domina diverse classifiche individuali all’interno della sua squadra. È primo per passaggi riusciti (300) e anche per passaggi riusciti nella metà campo avversaria (169), dimostrando una precisione e una capacità di verticalizzazione che stanno beneficiando l’intera manovra del Diavolo.

Ma il suo contributo non si limita alla sola costruzione. Modrić eccelle anche nella fase di rottura, un aspetto spesso sottovalutato del suo gioco. La sua intelligenza tattica gli permette di leggere in anticipo le azioni avversarie, come testimoniano i 31 possessi conquistati e i 10 intercetti, dati che lo pongono in cima alla lista dei più attivi nel recupero palla. Un altro dato sorprendente è quello dei passaggi che rompono la linea avversaria (46), a conferma della sua abilità nel trovare varchi in situazioni di gioco bloccate.

Il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, deve essere soddisfatto del rendimento di questo campione senza età. L’esperienza e la leadership del vicecampione del mondo con la Croazia sono linfa vitale per una squadra che punta a consolidarsi ai vertici del calcio italiano. L’impatto di Modrić non è solo tecnico, ma anche mentale. La sua sola presenza in campo infonde sicurezza nei compagni e rappresenta un punto di riferimento fondamentale, soprattutto per i giocatori più giovani. I numeri sono solo la punta dell’iceberg di un giocatore che, anche a 40 anni, sta dimostrando che la classe e l’intelligenza calcistica sono eterne.