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Editoriali

Fuoco nemico, i peggiori recenti attacchi al Milan – LA TOP 7

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Ilaria D'Amico

Fuoco incrociato sul Milan nelle ultime settimane. Uno dopo l’altro passiamo in rassegna i casi più clamorosi attacchi al Milan

Nelle ultime settimane il Milan è stato spesso sotto attacco  di giornalisti, ex calciatori e procuratori. Tra le critiche più frequenti ci sono quelle relative alla campagna acquisti, al progetto tecnico e all’operato di Marco Fassone. Andiamo a vedere la classifica delle dichiarazioni più feroci nei confronti dei rossoneri. La Top 7 dei peggiori attacchi al Milan.

7) LEONARDO  – L’ex allenatore dell’Inter ha sottolineato i limiti tattici di alcuni terzini. Poi si è lasciato andare ad una severa stroncatura di Andrea Conti: «In Italia l’80% dei giocatori capisce poco di tattica, soprattutto i terzini – ha detto a Sky Calcio Club – Pensate ad esempio che Andrea Conti capisca qualcosa a livello tattico? Lui pensa solo a giocare..»


6) FABIO CARESSA – Il mondo Sky ancora protagonista. Bersaglio, questa volta, André Silva. Fabio Caressa, chiamato a dare un giudizio sull’attaccante portoghese, si lancia in una categorica bocciatura: «Non mi piace. Ne ho visti tanti di diamanti grezzi che, quando li tagli, si spezzano. Poi ho sempre i miei dubbi sulle punte portoghesi, escluso Cristiano Ronaldo». Poi Silva fa una tripletta (leggi qui) e zittisce tutti. Il giornalista, con obiettività, ritorna sui propri passi e a Radio Deejay così rettifica: «Non è stata la tripletta contro l’Austria Vienna ma Bergomi, che di attaccanti ne capisce, mi ha detto che fa movimenti strani ed è da tenere d’occhio, mi ha fatto un po’ ricredere».

5) MINO RAIOLA – Il famoso procuratore italo-olandese non ha ancora digerito la questione del rinnovo di Gianluigi Donnarumma (leggi qui). Fassone e Mirabelli lo hanno sconfitto mediaticamente costringendolo a cedere sotto le pressione della famiglia del ragazzo. Alla Domenica Sportiva del 10 settembre così ha attaccato Raiola: «Fassone e Mirabelli? Nulla di personale con loro, ma il problema è che io non credo nel loro progetto». I tifosi di Milan e Napoli, invece, credono (e temono) al progetto di Raiola per Donnarumma e Insigne.

4) ANDRIJ SHEVCHENKO – Ci eravamo tanto amati. L’eroe di Manchester ha accusato la nuova dirigenza di aver condotto un mercato confusionario e senza una logica: «Milan? Non so cosa aspettarmi – ha detto Sheva a metà agosto al portale Football.ua  – Ci sono due modi diversi per ottenere risultati: il modo programmato e il modo improvvisato. A mio parere ci sono azioni confusionarie al Milan, non esiste un piano stabilito. Vincenzo Montella aveva una certa visione e strategia, ma in questo lasso di tempo avrebbero dovuto muoversi più velocemente. Poi ci sono così tanti nuovi giocatori. Acquistano un calciatore per una certa posizione e un mese dopo ne arriva un altro nello stesso ruolo. Queste sono decisioni improvvisate».

3) CRISTIANO RUIU – Il giornalista di Telelombardia è molto critico nei confronti del duo Fassone-Mirabelli e della nuova proprietà: «Non vedo idee e non vedo logica, vedo acquisti che farebbe il tifoso alla PlayStation» – scrive Ruiu il 4 luglio su calciomercato.com; l’8 luglio, sempre sulla stessa testata, titola “Contro Raiola non si vince, Fassone adesso l’ha capita” precisando che nella vicenda del rinnovo di Donnarumma appare «evidente che la partita è stata sin da subito condotta e stravinta da Raiola»; poi il 14 luglio, da vero rivoluzionario, continua a parlare di «mercato delle figurine». Forse i cinesi ancora non esistono.

2) ILARIA D’AMICO – Alla fine della prima giornata di campionato Ilaria D’amico lancia una stoccata alla nuova dirigenza del Milan. La conduttrice di Sky Calcio Show mette in dubbio la disponibilità economica dei rossoneri nelle ultime operazioni di calciomercato: «Se ci saranno tutte le coperture finanziarie, questa società ha fatto delle cose pazzesche. Il `se´ bisogna mettercelo perché sono stati talmente tanti gli investimenti che aspettiamo, poi, ovviamente, di vedere nero su bianco». Come dire, se tizio è arrivato a fare il giornalista per meriti propri allora tanto di cappello. La reazione dei rossoneri non si fece attendere. Fabio Guadagnini, responsabile della comunicazione del Milan nonché creatore delo stesso programma televisivo condotto dalla D’Amico, pochi minuti dopo le dichiarazioni annunciò il silenzio stampa dei tesserati di via Aldo Rossi.

1) JAMES PALLOTTA – È lui il vincitore di questa classifica. Il presidente della Roma si è aggiudicato tutte le copertine sportive del 28 luglio. Pallotta, intervistato negli Stati Uniti da Sirius Xm, ha sferrato un attacco diretto a Yonghong Li: «Non ho idea di cosa stia succedendo. Non ha senso. Non hanno i soldi (i proprietari cinesi) in primo luogo per comprare la squadra, visto che hanno preso 300 milioni in prestito da persone che conosco a Londra, a un interesse piuttosto alto. Stanno spendendo, o almeno facendo importanti anticipi, per giocatori e pagheranno le conseguenze a un certo punto. Loro dicono – ha continuato Pallotta – che è tutto per qualificarsi alla Champions League, ma non sarà abbastanza. Quando gli stipendi saranno uguali ai ricavi, non so che diavolo succederà. Sono gli unici in Serie A che stanno perdendo la testa. Forse loro hanno un grande piano che un giorno scopriremo, ma il resto delle squadre sono in qualche modo razionali. Se potete spiegarmi il Milan, perché io non lo capisco…». Poi arrivò la pronta risposta di Marco Fassone che si dichiarò pronto a confrontare i bilanci di Milan e Roma. Il presidente giallorosso chiese pubblicamente scusa e salvò, parzialmente, la faccia.

Chi sarà il prossimo?

 

 

 

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