Tatarusanu: «Scudetto? Noi ci crediamo, vi dico tutto quello che penso»
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Tatarusanu: «Scudetto? Noi ci crediamo, vi dico tutto quello che penso»

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Tatarusanu, portiere rossonero, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, ecco le sue parole

Tatarusanu, portiere rossonero, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, ecco le sue parole:

Sul rigore parato: «Ho parato tanti rigori nella mia carriera ma quello è il più bello Non sapevo che da 40 anni un portiere del Milan non parava un tiro dal dischetto nel derby, sono molto contento. Ho studiato Lautaro come gli altri potenziali rigoristi dell’Inter. È stata una grande parata».

Sullo studiare i rigoristi delle squadre avversarie: «Si con il preparatore portieri studiamo i potenziali rigoristi dei team avversari, a volte quasi per gioco. Il più bravo è Kessie. È quello che calcia meglio. Aspetta sempre sino all’ultimo il movimento del portiere prima di calciare».

Sul ritorno in Italia: «Faccio parte in una delle squadre più forti al mondo. È una bella storia, chiara. Mi dispiace per l’infortunio di Maignan ma sono contento di giocare a questi livelli. Speriamo di continuare fisicamente così».

Sullo scudetto: «Prendiamo ogni partita che viene. Speriamo di dare sempre il massimo».

Sull’armonia di gruppo: «Tra calciatori e staff c’è una bella atmosfera. A Milanello ogni giorno lavoriamo in armonia».

Sulla Fiorentina: «Ho un bel ricordo, ho trascorso tre anni a Firenze. È sempre un piacere tornarci. Spero di fare una buona partita e portare a casa tre punti. È un avversario tosto. Giocano molto bene quest’anno. Non solo a Firenze ma tutte le partite di Serie A in trasferta sono difficili».

Sullo stadio Franchi pieno: «Finalmente torniamo a vivere le partite con i tifosi sugli spalti. Fa un certo effetto giocare senza pubblico. Ogni partita sembrava un allenamento. Nel derby i tifosi si sono fatti sentire. Mi auguro che gli stadi tornino al 100% di capienza. Speriamo che non risalga la curva dei contagi».

Su Vlahovic: «È il giocatore più forte della Fiorentina, sta facendo molto bene, ma ci sono tanti altri giocatori. È un grande attaccante».

Sull’attaccante più pericoloso in Italia: «Fabio Quagliarella».

Sul lasciare la Nazionale: «Ho capito che il mio tempo lì era finito. Non ho rimpianti, era arrivato il momento di prendere quella decisione. Non torno mai indietro con le mie scelte».

Sull’essere in forma a 35 anni: «Mi alleno come gli altri. Seguo le indicazioni per allenarmi anche in vacanza. Sono attento alle cose più importanti: il cibo, il riposo».

Sull’esperienza in Francia: «Ho lavorato con Ranieri, mi ero trovato benissimo. Peccato sia stato a Nantes solo un anno».

Sul futuro: «Ho ancora un anno e mezzo di contratto. Non penso ora al rinnovo. Quel che conta è stare bene e sfornare ottime prestazioni. Certo mi piacerebbe continuare qui, sto molto bene al Milan».

Sulle avversarie scudetto: «Il Napoli che è in testa con noi ma ci sono altre squadre, come l’Inter».

Sull’Italia ai playoff per accedere al Mondiale: «È stata una sopresa un po’ per tutti. Spero che gli azzurri partecipino al Mondiale. L’Italia è una squadra forte che merita di andare in Qatar».

Sul portiere più forte: «Handanovic perché è campione d’Italia».

Su Ibrahimovic: «Quante volte sento questa domanda…È un giocatore collaudato, molto forte, è giusto che sia del Milan».

Sull’essere tranquillo in campo: «Questo è quello che si vede dalla TV. In partita sono molto concentrato per tutti i 95 minuti».

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