Sacchi: «La grandezza di Ancelotti fu comprendere quelle parole di Berlusconi»
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Sacchi: «La grandezza di Ancelotti fu comprendere quelle parole di Berlusconi»

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Sacchi parla dell’Atalanta a Gazzetta dello sport, in particolare di Muriel, prendendo ad esempio Ancelotti, da lui allenato tanti anni fa

Sacchi parla dell’Atalanta a Gazzetta dello sport, in particolare di Muriel, prendendo ad esempio Ancelotti, da lui allenato tanti anni fa. Le sue parole.

BERLUSCONI DISSE- «Faccio un esempio che spiega molte cose. Al Milan presi Ancelotti per affidargli il ruolo di regista. Dopo un po’ di partite Berlusconi mi disse: “Ha voluto un direttore d’orchestra che non conosce la musica”». Riferii a Carletto le parole del presidente e lui mi chiese: “Che cosa facciamo?” “Bisogna prendere lezioni private- gli risposi- vieni alla mattina quando si allena la primavera e lavoriamo con loro. Carletto accettò, aveva 28 anni, era in nazionale, avrebbe anche potuto ribellarsi ma da persona intelligente ed umile qual è, capì che quel discorso era fatto per il bene suo e della squadra. A fine carriera Ancelotti non ha avuto rimpianti, altri non so…»

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