Rabiot Milan, Marchegiani: «Acquisto perfetto per Allegri»
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Rabiot Milan, Marchegiani sicuro: «Acquisto perfetto per Allegri e vi spiego perchè. Uno almeno gli andava preso»

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Rabiot Milan, Luca Marchegiani, noto giornalista, ha commentato l’arrivo del centrocampista francese in rossonero

Il mercato estivo del Milan si è concluso con una vera e propria rivoluzione che ha trasformato la squadra rossonera in modo radicale. Dopo due mesi e 10 giorni di trattative, il club ha completato un numero impressionante di operazioni: ben 10 nuovi arrivi e addirittura 27 cessioni. Un lavoro mastodontico che ha visto il nuovo direttore sportivo Igli Tare e l’allenatore Massimiliano Allegri plasmare una rosa completamente rinnovata, con l’obiettivo dichiarato di riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo, puntando in particolare alla qualificazione in Champions League.


Rabiot, il colpo “funzionale” al gioco di Allegri

Tra i nuovi acquisti, uno dei più significativi è senza dubbio quello di Adrien Rabiot. La sua figura è stata al centro del dibattito, specialmente dopo le dichiarazioni dell’ex portiere e oggi opinionista Luca Marchegiani, intervenuto a Sky Sport 24. Secondo Marchegiani, la scelta del centrocampista francese è perfettamente in linea con le esigenze tecniche di Massimiliano Allegri. “Un giocatore per Allegri il Milan lo doveva prendere. Sono appassionato di questi racconti sugli intrecci di mercato: purtroppo anche se le società hanno le idee chiare, non c’è la possibilità di prenderli tutti. Rabiot è funzionale al gioco del Milan: per come ha fatto vedere di giocare adesso, Allegri ha bisogno di mezzali che abbiano questa capacità di fare entrambe le fasi, soprattutto con qualità nel momento in cui arrivano a concludere. Copre perfettamente le caratteristiche della mezzala di Allegri“.

Le parole di Marchegiani evidenziano come la strategia di mercato di Tare sia stata strettamente legata alle richieste dell’allenatore. L’arrivo di un giocatore come Rabiot, noto per la sua duttilità tattica e la sua capacità di agire in un centrocampo a tre, risponde all’esigenza di avere un profilo che sappia unire la fase di costruzione del gioco a quella di inserimento offensivo, fondamentale per il modulo preferito da Allegri. L’idea è quella di avere centrocampisti in grado di attaccare la profondità e di supportare l’azione dei reparti offensivi.


Le sfide di Allegri e Tare: tra campo e progetto

La nuova squadra del Milan è ora interamente nelle mani di Massimiliano Allegri, che avrà il difficile compito di far coesistere i nuovi innesti e di creare l’alchimia necessaria per raggiungere gli obiettivi stagionali. L’enorme numero di operazioni in uscita dimostra la volontà del club di liberare spazio in rosa e di alleggerire il monte ingaggi, permettendo così al direttore sportivo Igli Tare di operare con maggiore flessibilità. Questo progetto tecnico è solo all’inizio, ma le basi sembrano solide. L’ambizione di tornare nell’élite del calcio europeo, con la qualificazione alla prossima Champions League come traguardo minimo, è il motore di questa nuova era rossonera. Il binomio Allegri-Tare è destinato a essere il protagonista assoluto di questa stagione, e l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori sarà massima.

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