Nuovo San Siro Milan, parte la trattativa: i dettagli
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Nuovo San Siro Milan, parte la trattativa sulla compartecipazione da 36 milioni di euro: cosa sta succedendo

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Nuovo San Siro Milan, iniziata la trattativa sulla compartecipazione da 36 milioni di euro: tutti i dettagli

Nel cuore di Milano, la questione San Siro si riaccende con l’arrivo dell’autunno, alimentando un dibattito che coinvolge politica, sport e cittadinanza. La vendita dello storico stadio ai due club milanesi, Milan e Inter, torna prepotentemente all’ordine del giorno dopo un’estate segnata da ritardi e polemiche. La discussione, che doveva concludersi con una delibera e un voto in Consiglio Comunale, è stata posticipata a causa dell’inchiesta sull’urbanistica che ha scosso Palazzo Marino, coinvolgendo persino il sindaco Giuseppe Sala. Le nuove date per il confronto sono fissate a ridosso del 10 novembre, un giorno cruciale: in quella data, scatterà il vincolo sul secondo anello dello stadio, un ostacolo potenziale alla cessione.

Il prezzo di vendita di San Siro è stato fissato dall’Agenzia delle Entrate a circa 197 milioni di euro. Tuttavia, il punto focale del dibattito politico non è il valore complessivo, ma la compartecipazione del Comune di Milano a questo esborso. Le proiezioni iniziali prevedono un contributo di 36 milioni di euro da parte di Palazzo Marino, suddiviso in diverse voci: 9 milioni per la bonifica delle aree verdi circostanti, 12 milioni per lo spostamento del tunnel Patroclo e 14 milioni per la demolizione e la successiva rifunzionalizzazione dell’impianto.

Questa cifra, e in particolare la ripartizione dei costi, sta suscitando forti perplessità all’interno della maggioranza, specialmente tra alcuni esponenti del Partito Democratico. Come riportato dal Corriere della Sera, edizione Milano, questi esponenti spingono per una revisione al ribasso della partecipazione comunale. L’opposizione è ancora più marcata tra i Verdi, che si sono dichiarati assolutamente negativi all’intera operazione.

La situazione si complica ulteriormente considerando i recenti cambiamenti all’interno del Milan. Con Igli Tare come nuovo Direttore Sportivo e Massimiliano Allegri come nuovo allenatore, il club rossonero sta attraversando una fase di profonda riorganizzazione, che inevitabilmente si riflette anche sulle strategie legate all’impianto sportivo.

Il futuro di San Siro rimane quindi avvolto nell’incertezza. Tra le esigenze dei club di avere uno stadio di proprietà e le preoccupazioni della politica per i fondi pubblici e la salvaguardia di un simbolo storico, la discussione promette di essere accesa e ricca di colpi di scena. Il 10 novembre è la data da segnare sul calendario: l’esito di questo confronto non definirà solo il destino di un’icona calcistica, ma anche un pezzo cruciale del futuro urbanistico e sportivo della città di Milano.

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