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Milan-Spal, quei due rigori che non convincono

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kessie

Il Milan vince ma non convince secondo i più, quei due rigori sarebbero dunque provvidenziali a risolvere una situazione complicata

Il Milan supera la Spal per 2-0, non subisce goal (non succedeva dalla prima gara di campionato con il Crotone) sale in classifica a 12 punti e mette a segno la quarta vittoria su 5 gare. Non basta. All’indomani della gara di San Siro non mancano le critiche per una gara vinta con 2 rigori contro la Spal. Le partite si sa, si vincono anche così, l’importante è fare punti, soprattutto con le squadre di media-bassa classifica.

Il Milan è però da tempo nel mirino dei più scettici, c’è sempre una virgola, una nota stonata che consente ai critici di interrogarsi su dinamiche tattiche e problematiche di ogni tipo. Vero, il Milan non ha fatto una grande gara, anche Inter e Lazio avevano faticato con la Spal, la squadra di Semplici ha dimostrato ancora una volta di non essere in Serie A per caso, se l’è giocata fino alla fine e sicuramente saprà riprendere il proprio cammino verso la salvezza. « Il Milan con il passo giusto ma servono 2 rigori». Questo il titolo di Repubblica di questa mattina, “Rigoroso” titola TuttoSport, “Il massimo con il minimo” è invece il titolo de La Stampa. Ci si diverte insomma a giocare con le parole, quel che conta è aver portato a casa i 3 punti malgrado le evidenti difficoltà racchiuse in questi 3 spunti.

ROMAGNOLI- Alessio Romagnoli ha giocato una gara ordinata ma ancora distante da quello che è il suo saper fare, la causa potrebbe essere legata alla posizione di terzino piuttosto che di centrale, oppure alla condizione non ottimale dovuta al recente infortunio appena superato. Dopo solo un minuto quella palla persa a centrocampo avrebbe potuto rivelarsi fatale se l’arbitro Abisso non avesse fischiato il fallo in attacco a Paloschi.

CALHANOGLU- Una gara di impegno e generosità quella del centrocampista turco, tuttavia sembra non bastare mai, al giocatore manca ancora qualcosa, probabilmente la posizione da interno di centrocampo non conviene al suo modo di esprimersi. Montella nel secondo tempo lo sostituisce con Bonaventura.

ANDRE SILVA- Scalpita, si batte, va su tutti i palloni giocabili ma non riesce mai a trovare lo spunto ideale per inserirsi come fatto invece in Europa League. Il tandem con Kalinic non convince a pieno, il cinismo richiesto da Montella arriverà, per il momento i goal si registrano solo in Europa e finchè arrivano tutto va bene.

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